Ha ammesso di aver ceduto ad un ragazzo poco più di un grammo di marijuana, sostenendo che si trattava di cannabis light e, soprattutto, di averlo fatto senza ricevere soldi in cambio. Assistito dall'avvocato Enrico Ricco, si è difeso così il 23enne di Grottaminarda finito ai domiciliari per una ipotesi di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Il giovane è comparso questa mattina, per l'udienza di convalida, dinanzi al gip Loredana Camerlengo, che al termine lo ha rimesso in libertà senza alcuna misura cautelare, in linea con le richiesta della difesa ma non della Procura, escludendo l'aggravante a carico dell'indagato ravvisata nella circostanza che era stato fermato dai carabinieri ad un centinaio di metri dalla caserma dell'Arma.
Come si ricorderàà, nella stessa occasione i militari avevano denunciato un 19enne nei cui slip era stata rinvenuta altra 'roba', sequestrata al pari di un bilancino scovato nell'abitazione del 23enne.