Truffe classiche e on-line, la Compagnia Carabinieri di Mirabella Eclano nell’anno in corso ha proceduto a denunciare all’Autorità Giudiziaria ben 15 soggetti responsabili di questo reato, di cui 13 attraverso internet. E proprio per quest’ultima tipologia i militari, a seguito di segnalazione da parte di un cittadina che aveva intuito di essere potenziale vittima di truffa in atto nei suoi confronti, iniziavano immediatamente un’altra attività investigativa riuscendo, in tempi brevi, ad individuare e deferite in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo, una coppia di abili di truffatori, già gravati da numerosi precedenti per analoga fattispecie di reato.
In particolare, in seguito di accurate indagini eseguite dai Carabinieri della Stazione di Montemiletto, sono stati denunciati due coniugi, entrambi 60enni partenopei, per il reato di truffa. I due furfanti, avevano pubblicato un noto sito internet un’offerta di lavoro: promettevano ottimi guadagni con un comodo e per nulla impegnativo lavoro, che poteva essere svolto tranquillamente in casa: imbustamento di materiale pubblicitario.
A cedere all’allettante annuncio questa volta è toccato una ragazza della provincia di Avellino che, essendo disoccupata, non esitava ad effettuare il versamento previsto a fronte della spedizione del materiale necessario per iniziare la ventilata “attività lavorativa”. Ma, oltre a non inviare il materiale indicato, gli autori dell’annuncio si rendevano irreperibili. Dopo una lunga e vana attesa, alla giovane non restava altro che chiedere giustizia per quanto accadutole, sporgendo denuncia ai Carabinieri, fiduciosa soprattutto per evitare che altre persone cadessero nello stesso inganno.
Nel corso delle indagini espletate dai militari dell’Arma, sono emerse svariate truffe messe a segno dagli stessi malfattori e perpetrate sempre a mezzo internet, ai danni di altre persone residenti in diverse regioni d’Italia, ingannati oltremodo dall’offerta conveniente.
La collaborazione della persona offesa è stata fondamentale per l’identificazione dei responsabili e l’attività d’informazione dell’Arma ha consentito di evitare che i soggetti portassero a compimento ulteriori truffe.
Redazione