Tra psicosi e falsi allarmi anche l'Irpinia fa i conti con l'emergenza coronavirus. Smentito il ricovero di una paziente cinese, cresce la preoccupazione. Farmacie prese d'assalto per accaparrarsi mascherine e gel igienizzanti che stanno andando letteralmente a ruba.
Le scorte stanno terminando un po' ovunque - raccontano i farmacisti - ed è difficile reperirne altre. Aumenta la profilassi dopo le prime vittime registrate anche in Italia.
Nelle prossime ore Asl, Ospedale Moscati e Ordine dei Medici metteranno a punto un piano per fronteggiare l'emergenza, le strutture sanitarie si faranno trovare pronte.
Intanto un 20enne che lavora a Codogno, nel lodigiano, dove è scoppiato il primo focolaio, è tornato a Montefusco, paese dove è domiciliato, nonostante l’invito del Comune lombardo di non spostarsi senza seguire le dovute prescrizioni sanitarie. Il primo cittadino di Montefusco Gaetano Zaccaria ha immediatamente allertato Asl e Prefettura e il nucleo familiare del 20enne è stato invitato a non lasciare la propria abitazione per 14 giorni.