Quattro telefoni cellulari di piccole dimensioni senza scheda sim, carica batterie e cavi usb. Il materiale, pronto per essere utilizzato era destinato ad un detenuto 40enne di Ariano Irpino.
La scoperta è stata fatta dagli agenti guidati dal direttore Mariarosaria Casaburo e dal commissario capo coordinatore Mariarosaria Iannaccone. I sospetti del personale di polizia penitenziaria, hanno trovato conferma all'atto passaggio del pacco postale ai raggi x. La macchina ha evidenziato alcune ombre, a tal punto da approfondire il controllo manuale. I piccoli attrezzi, giunti nel carcere Campanello tramite una normale spedizione mediante corriere, erano stati ben occultati in una confezione di biscotti. La busta era stata aperta e chiusa allo stesso modo per non destare alcun sospetto. E' scattato così il sequestro.
L'attività della Polizia Penitenziaria ha permesso di interrompere questo ennesimo traffico illecito. Non si esclude che il detenuto arianese, possa essere stato il tramite, per far giungere ad altri pericolosi esponenti della criminalità il pacco in questione. Uno strumento dunque per raggiungere il fine. E' quanto stanno appurando ora gli inquirenti. Pacchi che possono essere ricevuti sia attraverso i familiari o spedizione postale, in quest'ultimo caso però fatta eccezione di alimenti e liquidi, che risulterebbero incontrollabili.
Il sequestro di oggi, è frutto di una intensa attività di prevenzione volta a scongiurare l'introduzione di telefoni cellulari, droga ed altri oggetti non consentiti. Attività che proseguirà in maniera incessante.