Viale generale Mario Sateriale in principio era uno stradone ombroso grazie agli aceri sbocciati. Oggi è spoglio. Anche l'ultimo acero, scampato all'eccidio, è stato avvelenato e nel giro di pochi giorni seccherà.
A Castel del Lago l'ecokiller è tornato a colpire. E' mistero fitto sull'autore, o gli autori, dello sterminio verde che puntualmente attacca alberi di alto fusto piantati lungo le strade principali del borgo al confine con il Sannio. Non è la prima e purtroppo non sarà neppure l'ultima volta che una pianta del paese venga avvelenata con sostanze acide a quanto pare che in poche ore aggrediscono e bruciano le radici. Qualche anno fa è successo a una coppia di tigli monumentali in piazza Castralaci poi ad alcuni sempreverde.
La strage verde ha suscitato lo sdegno della comunità, dove soltanto qualche settimana fa sono stati abbelliti e decorati gli alberi di alcuni angoli del centro abitato per iniziativa della locale Polisportiva, che non ci sta più ad assistere a questo scempio continuo da parte di chi, impunito, sta avvelenando poco alla volta gli alberi del piccolo borgo. E c'è anche preoccupazione per il fenomeno che sta assumendo dimensioni inquietanti.
Lungo il viale c'è una telecamera, ma l'obiettivo è posizionato in un punto lontano dall'acero avvelenato. Chi ha agito sa dunque di non essere stato ripreso. Attorno all'acero adesso c'è solo una grossa chiazza scura, unica traccia del passaggio velenoso dell'anonimo ecokiller che fa strage di piante. Il sindaco di Venticano, Luigi De Nisco, informato dell'accaduto nelle prossime ore sporgerà denuncia contro ignoti.