Nuovamente sequestrati, stavolta sulla scorta di un decreto del sostituto procuratore Marilia Capitanio, i 27 libri che alcuni giorni fa erano stati portati via ad Ariano Irpino, dai carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio artistico e culturale di Roma, dalla biblioteca del Centro europeo di studi normanni, di cui è presidente l'ex ministro Ortensio Zecchino.
Il sequestro, scattato nel corso di una perquisizone ordinata dal Pm in un'inchiesta a carico di Zecchino per le ipotesi di reato di ricettazione e riciclaggio, era stato però annullato dal Riesame, che aveva accolto il ricorso dell'avvocato Vincenzo Regardi. Ora il nuovo provvedimento, adottato dallo stesso Pm.
Una situazione che ha indotto Zecchino a convocare per stasera una conferenza stampa. Come più volte ricordato, l'addebito di ricettazione fa riferimento alla provenienza dei testi che, secondo i militari, presentano “elementi di compatibilità e corrispondenza” con alcuni dei libri scomparsi nel 2015 dalla biblioteca comunale Mancini ad Ariano Irpino.
L'altra contestazione è invece relativa ad una presunta cancellazione, che sarebbe stata operata sulla copertina di un volume non caduto però in sequestro, della frase che ne indicava l'origine: in particolare, un convento, uno dei tanti che, una volta chiusi, hanno arricchito nel tempo con i loro libri il patrimonio della 'Mancini'.
Nel corso dell'incontro con gli organi di informazione, Zecchino si è detto da una parte amareggiato per ciò che gli è stato contestato, per quelle accuse di ricettazione e riciclaggio, dall'altra tranquillo. Quei libri, definiti di "bassissimo valore scientifico, fanno parte di un catalogo pubblicato on line", ha ribadito.
Dopo aver premesso di non essere a conoscenza degli atti del procedimento, ha aggiunto che i testi nel mirino degli inquirenti "potrebbero far parte di una collezione tra Ariano Irpino, Afragola e Lauro", spiegando di aver rinvenuto "la ricevuta di acquisto nel 2013, per 200 euro, di un volume", e ricordando di "averne utilizzato un altro in un corso tenuto nel 2003".
"Non compro libri per tenerli in mostra ma perchè sono la mia vita", ha proseguito, precisando che si "continua a fare confusione" tra i suoi libri e quelli del Centro.