Una certezza c’è: il rogo è di natura dolosa. Ora tocca ai carabinieri di Avellino capire il motivo che ha portato a ignoti ad appiccare il fuoco sui rifiuti speciali ammassati davanti la fabbrica Defiam di Serino. Questa mattina l’Arpac ha installato una serie di centraline nell’area circostante per monitorare la zona per 15 giorni. «Nessun pericolo - ha assicurato il sindaco di Serino Vito Pelosi - scongiurato ogni pericolo ambientale. Abbiamo fatto tutti gli accertamenti e come istituzione dobbiamo far sentire la vicinanza ai cittadini, mettere in essere le misure che vanno a dare sicurezza alla comunità. Noi abbiamo già attivato delle misure straordinarie contro lo smog e ci teniamo alla salute dei cittadini. Al momento non ci sono pericoli - ribadisce Pelosi - I rifiuti incendiati sono in minima parte e non abbiamo avuto limitazioni dagli enti preposti, sia per il consumo degli alimenti che per la qualità dell’aria». Intanto i carabinieri stanno visitando anche le telecamere della videosorveglianza installate davanti la fabbrica che lavora i rifiuti, frazione indifferenziata. Il proprietario, che è stato ascoltato più volte dai carabinieri, non ha mai fermato l’attività. «Sono solo 20 metri cubi i rifiuti incendiati - ha detto De Feo - fortunatamente il danno è minimale e noi continueremo a lavorare come abbiamo sempre fatto. Ora saranno le indagini a far scoprire chi ha appiccato il rogo, noi abbiamno fiducia nella magistratura»
Rogo alla Defiam, De Feo: "Fiducia nella magistratura"
Il titolare della fabbrica di Serino: si continua a lavorare. L'Arpac installa le centraline
Serino.