di Andrea Fantucchio
«Non ho violentato mia figlia», Si difende il 48enne di Solofra arrestato con l'accusa di violenza sessuale sulla figlia minorenne e maltrattamenti alla moglie. Questa mattina l'indagato, assistito dagli avvocati Alberico Villani e Angelo Guerriero – arrestato dai carabinieri di Solofra – ha risposto alle domande del gip, Paolo Cassano, respingendo parte delle accuse e provando a chiarire la sua posizione. Era stato arrestato dopo una indagine della stazione solofrana, guidata dal comandante Giuseppe Friscuolo, in seguito alla denuncia della moglie. La donna aveva raccontato le violenze subite nel corso degli anni.
«Mi picchiava anche più volte al giorno. Mi minacciava dicendomi “qua comando io, se vi mettete contro di me uscirete morte», questo aveva raccontato la presunta vittima agli investigatori. Riavvolgendo il nastro dei maltrattamenti subiti. Dopo gli accertamenti la Procura aveva chiesto e ottenuto dal gip l'arresto.
Nel verbale di denuncia si fa riferimento a un rigido comportamento che l'uomo imponeva alle figlie: limitando le visite di amici e, in generale, controllandole. Poi c'era quell'episodio, nel settembre del 2013, che è costato al 48enne l'accusa di violenza sessuale. Secondo il racconto della vittima l'uomo, raggiunta una delle figlie in cucina, le aveva abbassato i pantaloni per toccarla. Lei poi era riuscita a fuggire via. Versione differente quella offerta dall'indagato che ha respinto le accuse. Due ricostruzioni stridenti sulle quali ora dovrà pronunciarsi proprio il gip. Anche perché la difesa, con ogni probabilità, dovrebbe chiedere l'attenuazione della misura cautelare: dal carcere ai domiciliari. Se il magistrato deciderà di confermare l'arresto in carcere, probabilmente, il caso dovrebbe poi essere impugnato davanti ai giudici del Riesame.