di Andrea Fantucchio
Mercogliano "assediata" dai ladri. In due giorni, fra ieri e l'altro ieri, si sono registrati una serie di furti e tentati colpi in appartamento. Le zone prese di mira sono via Giacomo Matteotti e alcune stradine attigue. Nel mirino dei criminali sono finite anche abitazioni a ridosso delle campagne, come quelle che si trovano lungo via Acqua Micheletti. Dove i ladri sono entrati in casa e hanno rubato qualche oggetto prezioso.
Le indagini sono affidate ai carabinieri della stazione locale, guidati dal comandante Pasquale Maffei. I militari hanno raccolto un primo identikit che, come spesso capita in situazioni simili, è stato pubblicato dalle vittime anche su facebook. Qualcuno – che ha visto i ladri allontanarsi – dice di aver sentito un accento straniero e aver visto uomini incappucciati. Non si esclude che appartengano alle bande dell'est che hanno già preso di mira numerose abitazioni ad Avellino. Anche la dinamica dei furti fa protendere per questa pista. I criminali forzano l'ingresso delle case con un trapano o utilizzano una, così detta, chiave bulgara, che permette di ricostruire il profilo della chiave di una serratura a doppia mappa (con forma allargata alla base) senza avere l'originale e senza smontare il meccanismo della porta blindata.
Molto spesso i “gruppi d'azione” sono composti da tre a cinque persone, ognuno con compiti precisi: il "palo", chi forza la serratura e chi esegue materialmente il furto. A volte c'è anche un basista che, nel giorno precedente ai colpi, ha studiato la zona e le abitudini dei proprietari di casa. Alcuni tentativi di furto si sono registrati anche a Ospedaletto. Il che fa supporre come i gruppi di ladri prendano di mira un paese e, dopo aver eseguito una serie di furti, procedano con quello successivo. Nelle scorse settimane i “topi d'appartamento” hanno colpito, oltre che ad Avellino, anche ad Avella e a Montemiletto. Proprio nel comune del castello della Leonessa i criminali – scoperti – hanno sparato in direzione del proprietario di casa: per fortuna senza colpirlo.
Le forze dell'ordine hanno reagito intensificando i pattugliamenti ma, spesso, questa contromisura si rivela insufficiente. Le zone colpite dai furti sono infatti sprovviste di circuiti di telecamere private e si trovano a ridosso della campagne: via di fuga ideale per i ladri. I cittadini così cercano anche di solidarizzare fra loro. E, spesso, lo fanno attraverso i social network. Più volte, come in questo caso, è accaduto attraverso un gruppo facebook divenuto un riferimento: “Non sei irpino se” di Luca Del Gaudio, che cerca di tenere alta l'attenzione proprio sui disagi vissuti dai residenti delle comunità irpine. Un nuovo appello è così stato recapitato anche alle istituzioni: «Aiutateci, siamo soli e abbiamo paura di trovarci i ladri in casa»
Saranno ascoltati?