di AnFan
Nel 2008 era stato arrestato con l'accusa di aver sparato a padre e figlio, con i quali aveva avuto un violento litigio, dopo dieci anni per lui si sono aperte di nuovo le porte del carcere, questa volta in modo definitivo: la Cassazione ha confermato la pena di 7 anni 1 mese e 25 giorni per un 55enne di Montella.
I fatti erano avvenuti a Carife. Secondo la ricostruzione degli investigatori l'uomo - un allevatore - aveva cercato di tagliare la strada a padre e figlio con la propria auto, per poi estrarre un fucile da caccia e sparare diversi colpi di arma da fuoco. La vetture sulla quale viaggiavano le vittime – come accertato dai carabinieri - era stata raggiunta da diversi pallini all’altezza del finestrino posteriore sinistro e solo grazie alla velocità dell’auto il conducente non ne era stato colpito. I militari, durante una perquisizione domiciliare, avevano rinvenuto un fucile calibro 36 detenuto illegalmente e diverse munizioni. Prove alle quali si sono aggiunte anche alcune testimonianze raccolte. Così il 55enne era finito a processo con l'accusa di tentato omicidio, violenza privata e detenzione abusiva di armi. Era seguita la condanna in primo grado, poi confermata anche nei successivi gradi di giudizio. I carabinieri di Montella, guidati dal luogotenente Stefano Nazzaro, hanno così eseguito il provvedimento di carcerazione a carico del 55enne che è stato trasferito nel carcere di Sant'Angelo dei Lombardi.