Agguati armati, cerchio si chiude: individuato anche l'autista

Un indagato si era costituito, il presunto complici è stato identificato dai carabinieri.

Un 22enne di Cervinara e un 29enne di San Martino Valle Caudina erano finiti in ospedale feriti da colpi di pistola.

Cervinara.  

 

di Andrea Fantucchio 

Meno di un giorno. Tanto è bastato ai carabinieri per individuare i due uomini che sarebbero gli autori degli agguati armati di ieri sera in Valle Caudina: due ragazzi sono finiti in ospedale feriti alle gambe da colpi di pistola. Intorno alle 19.30, il primo episodio, a Cervinara, poco distante dalla Abbazia di San Gennaro. Un 22enne è stato raggiunto da due uomini a bordo di una moto di grossa cilindrata, con il volto coperto da un casco integrale, che hanno fatto fuoco. Un colpo di pistola ha ferito il bersaglio all’altezza della caviglia destra. Meno di un ora dopo, a San Martino Valle Caudina, va di scena un "replay", solo che questa volta gli aggressori viaggiano in auto e sparano un 29enne del posto: anche lui, come la prima vittima, rimane ferito a un piede. Gli altri proiettili esplosi, per fortuna, non hanno colpito parti vitali.

Grazie alle immagini raccolte da un impianto di videosorveglianza i carabinieri di San Martino Valle Caudina, guidati da Franco Rianna, erano riusciti a individuare la Fiat 500 bianca dalla quale erano stati esplosi i colpi di arma da fuoco. Gli investigatori erano risaliti al proprietario dell’auto: un 37enne di Cervinara, G.M. (generalità puntate perché attualmente a piede libero). Raggiunto a casa l'indagato avrebbe ammesso di essere l’autista. Le sue dichiarazioni avevano permesso di individuare anche il complice. E’ lui che avrebbe fatto fuoco sia a Cervinara che a San Martino. Ormai la cattura era questione di tempo. Ma, prima che i carabinieri lo trovassero, il 32enne, Giuseppe De Martino, assistito dagli avvocati Valeria Verrusio e Giovanni Adamo, ha deciso di costituirsi. In caserma, al momento di rendere dichiarazioni, si è sentito male ed è finito in ospedale. Ora si trova al Rummo piantonato dai militari.

Non è escluso che l’uomo – durante i due agguati – fosse sotto effetto di sostanze stupefacenti. E che il malore sia riconducibile proprio all’uso di droghe. Questo lo chiariranno i test ai quali sarà sottoposto in ospedale. Il sostituto procuratore di Avellino, Paola Galdo, ha emesso nei suoi confronti un decreto di fermo. De Martino è accusato di tentato omicidio e lesioni aggravate, oltre che del porto abusivo di armi da fuoco. Gli investigatori sono alla ricerca della pistola. 

La posizione del presunto autista è al vaglio degli inquirenti. Nelle indagini si è rivelata fondamentale la sinergia delle stazioni di San Martino e di quella di Cervinara, diretta da Gianluca Contini. L’episodio ha inevitabilmente lasciato il segno. E non è escluso che gli amministratori dei comuni caudini presto decidano di incontrare il Prefetto, Maria Tirone, per discutere proprio di un piano legato alla sicurezza.