di Andrea Fantucchio
I ladri, dopo essere stati scoperti, hanno sparato. Almeno tre colpi di arma da fuoco. Per fortuna nessun proiettile ha colpito il consigliere comunale di Montemiletto (Avellino), Simone D’Anna. E’ stato proprio il rappresentante d’opposizione a lanciare l’allarme. E a raccontare quei momenti di terrore quando ha visto i ladri sparare.
Secondo una prima ricostruzione tre uomini sospetti si aggiravano nei pressi dell’abitazione di D’Anna in località Parco delle More. Dopo aver esploso i colpi, sono fuggiti attraverso il buco di in una recinzione che collegava la strada a una zona in aperta campagna. I carabinieri stanno perlustrando l'area. Anche se, complice la scarsa illuminazione, rintracciare i malviventi non sarà una impresa semplice. Altre indagini saranno rivolte ai proiettili esplosi in direzione del consigliere.
Purtroppo, in zona, non ci sono servizi di telecamere. Negli scorsi mesi i cittadini avevano già protestato proprio per l’assenza di occhi elettronici. E denunciato diversi furti in appartamento. Il caso era anche stato portato in consiglio proprio dai rappresentati delle opposizioni: chiedevano al sindaco l'istallazione di foto-trappole. Qualcuno aveva proposto anche l'organizzazione di ronde fra i cittadini.
Le modalità dei furti in casa sono molto simili: i ladri prendono di mira villette isolate, spesso le scelgono con cura grazie alla complicità di un “gancio” del posto, poi agiscono. E, dopo aver forzato gli ingressi, entrano all’interno e in pochi minuti svaligiano la casa. Oltre a contanti e gioelli prendono di mira elettrodomestici e altri oggetti non facilmente rintracciabili. Prima del "colpo" a volte eseguono delle perlustrazioni. Come, forse, accaduto questa volta quando la vicenda ha preso una piega inaspettata. Per fortuna senza conseguenze drammatiche.
Di solito le bande di ladri, dopo aver compiuto una serie di furti, si spostano nel paese successivo. La compagnia di Mirabella, guidata dal comandante Domenico Signa, sta coordinando le indagini: gli investigatori lavorano su profili della zona noti per reati contro il patrimonio. Non si esclude comunque la possibilità che i ladri siano venuti da fuori paese.