Neon crolla nell'asilo: «Miracolo, il bimbo sta bene»

Mercogliano, il bambino di quattro anni ricoverato in ospedale torna a giocare.

Ieri l'incidente con la plafoniera di un neon della materna Guido Dorso è caduta e ha sfiorato la testa del bimbo. Per fortuna nessuna conseguenza: un miracolo.

Mercogliano.  

 

di Andrea Fantucchio 

«Il piccolo sta meglio, sta già giocando nello spazio messo a disposizione  dall'ospedale Moscati ai bambini». Ha il volto comprensibilmente disteso il sindaco di Mercogliano, Massimiliano Carullo, quando lo incontriamo all'ingresso della città ospedaliera di Avellino a Contrada Amoretta. Il primo cittadino, barba non curata e notte insonne alle spalle, sta facendo la spola da casa all'ospedale da ieri mattina. Quando in un'aula della scuola materna Guido Dorso di Mercogliano una plafoniera di un neon si è staccata dalla parete e ha sfiorato la testa di un bimbo di quattro anni. Una tragedia sventata dal caso, per alcuni un miracolo: qualche centimetro più in là e forse avremmo raccontato una storia decisamente più drammatica. Il bambino, in via precauzionale, è stato portato al pronto soccorso. Gli esami ai quali è stato sottoposto dall'equipe medica, guidata dal primario di Pediatria Antonio Vitale, hanno escluso fratture interne e anche echimosi visibili. Ma, vista la tenera età del piccolo, è stato disposto un altro giorno di osservazione: sarà dimesso domani. (Alle 14 guarda le interviste su 696 Tv con il collega Angelo Giuliani)

«La cosa più importante è la salute del bambino. Ieri, quando mi hanno chiamato dalla scuola, poco dopo le 13, sono subito andato a controllare cosa fosse accaduto. E poi mi sono catapultato qui in ospedale». Dove Carullo, come detto, è rimasto fino a questa mattina. Intanto sono state date disposizioni all'ufficio tecnico comunale di Mercogliano per eseguire tutti i controlli di sicurezza all'interno della scuola. E in particolar modo nella ludoteca. Il responsabile, affiancato dall'assessore Modestino Gesualdo, ha raggiunto il sindaco in ospedale e lo ha rassicurato: non ci sono criticità nell'edificio scolastico. E non ce n'erano neanche prima. Spiega il primo cittadino: «E' chiaro che, se avessimo avuto segnalazioni, saremmo intervenuti immediatamente. Ci sono dei bambini lì dentro. Un episodio come quello di ieri non dovrebbe mai accadere, ma sono certo di potere affermare che non poteva essere previsto».

E' chiaro che, proprio sulla questione delle responsabilità, ora toccherà agli organi inquirenti fare chiarezza. L'indagine è affidata ai carabinieri della stazione di Mercogliano, guidati dal maresciallo Pasquale Maffei, sotto la supervisione della compagnia di Avellino, diretta da Costantino Coppola. Al momento non è stata sporta denuncia dai genitori del piccolo. Ma le indagini continuano. Gli investigatori vogliono chiarire, in primo luogo, se i responsaibili della sicurezza dell'istituto scolastico abbiano seguito tutto il protocollo previsto o se ci siano state eventuali negligenze. Poi toccherà al magistrato di turno, se l'inchiesta andrà avanti, decidere se dispotte ulteriori controlli con l'ausilio di un consulente.  

Nessuna dichiarazione, per ora, da parte della dirigente scolastica. La mamma del bambino (del quale non indicheremo il nome vista l' età) non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Ma il sindaco spiega: «Dopo la comprensibile apprensione l'ho vista serena quando ha scoperto che il figlio non si era fatto nulla. Questi bambini li sento un po' come figli miei e, quando ho visto il ragazzino giocare e poi abbracciarmi, mi sono rasserenato. Dopotutto era in ottime mani». Quelle del professore Vitale che ci concede qualche minuto all'ingresso del reparto di Pediatria: «Il piccolo sta bene, ha già iniziato a giocare. E domani dovrebbe essere dimesso».