"Truffa", nuovo arresto per l'avvocato Maria Virginia Cantone

Ordinanza del Gip di Avellino per la 53enne di Cervinara

Cervinara.  

Truffa: questa l'ipotesi di reato, forse contestata non solo per fatti che si sarebbero verificati in Irpinia, ma anche nel Napoletano, con la quale la guardia di finanza ha arrestato l'avvocato Maria Virginia Cantone, 53 anni, di Cervinara, iscritta al Foro di Avellino. Per lei un'ordinanza di custodia cautelare in carcere chiesta dal procuratore aggiunto di Avellino Vincenzo D'Onofrio ed adottata dal gip Francesco Ciccone, dinanzi al quale l'indagata, difesa dall'avvocato Dario Vannetiello, comparirà venerdì, a Bellizzi Irpino, per l'interrogatorio di garanzia: l'occasione, se lo vorrà, per esporre le sue ragioni sulle vicende al centro dell'inchiesta.

Si tratta del secondo arresto nel giro di pochi mesi subito dalla professionista: il primo, come si ricorderà, era scattato lo scorso 15 marzo quando era stata fermata in flagranza di reato, a Foggia, dai carabinieri, dopo aver ricevuto da una coppia di clienti una busta con una somma di denaro in contanti.

Secondo gli inquirenti, si sarebbe spacciata per la sorella del magistrato Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, che nei giorni precedenti aveva presentato una denuncia contro ignoti, ed avrebbe assicurato il suo intervento per evitare che un appartamento comprato dalla stessa coppia a Campobasso finisse all'asta a causa del fallimento dell'impresa che l'aveva realizzato.

Il 5 aprile l'ordinanza a suo carico era stata annullata dal Riesame di Bari, che aveva accolto il ricorso del precedente difensore di Cantone, che era dunque tornata in libertà, sottoposta all'obbligo di dimora a Cervinara (e all'interdizione all'esercizio della professione) disposti nel frattempo dal gip del Tribunale di Benevento, Flavio Cusani, su richiesta del sostituto procuratore Patrizia Filomena Rosa, titolare di un'attività investigativa avviata dopo alcune denunce.

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