Cervinara, caso Amoriello: «Nessun tentativo di estorsione»

Il giudice ha derubricato il reato. Il pm aveva chiesto 2 anni e 4 mesi di reclusione.

Cervinara.  

 

di Andrea Fantucchio 

Il giudice monocratico del tribunale di Avellino ha scagionato dall'accusa di tentata estorsione il 49enne Franco Amoriello, di Cervinara, derubricando il reato e ritenendo sussistenti solo le minacce e lievi lesioni, comminando un'ammenda di mille euro, a fronte della richiesta di 2 anni e 4 mesi di reclusione proposti dal pubblico ministero. Per l'accusa la tentata estorsione era stata compiuta nei confronti di chi aveva in appalto i servizi di pulizia degli immobili comunali.

Il giudice ha ritenuto completamente insussistente l’impianto accusatorio secondo il quale Amoriello in occasione di un diverbio con il titolare della ditta avrebbe fatto pressioni per ottenere l’assunzione delle lavoratrici che già svolgevano il servizio. E’ risultato accertato infatti che la clausola di salvaguardia prevista nella gara di appalto poneva l’obbligo di assunzione delle dipendenti e quindi era insostenibile l'accusa relativa al reato contestato. Il Giudice, accogliendo quando sostenuto dall'avvocato Pierpaolo Taddeo, ha  derubricato l’intero castello accusatorio messo in piedi dal denunciante che aveva spinto il piemme alla sua richiesta.