di Andrea Fantucchio
«Ho parlato con Alfonso, la guardia giurata aggredita a San Martino Valle Caudina. Per fortuna sta bene, una leggera ferita al polpaccio guaribile in sette giorni. Ma tanta paura», Umberto De Gregorio, presidente del consiglio di amministrazione della società di trasporto campana Eav (Ente autonomo Volturno), scrive su Facebook dell'aggressione del vigilante Cosmpol, accoltellato due sere fa alla stazione del comune irpino di San Martino Valle Caudina.
Il 29enne di Benevento aveva cercato di fermare due ladri che volevano rubare traversine. E poi provare anche a forzare il gabbiotto di una delle strutture della stazione, alla ricerca di contanti o comunque oggetti di valore. Ma l'intervento coraggioso di Alfonso ha sventato i loro propositi. E' allora che è seguito l'accoltellamento. Poi il ricovero in ospedale. Ieri mattina l'agente è stato dimesso con una prognosi di sette giorni.
«Due ladri di ferri vecchi alla ricerca del pane quotidiano, due disperati, tra i tanti che invadono il territorio. Nessuna giustificazione, speriamo le nostre telecamere aiutino le forze dell’ordine». Continua De Gregorio. Proprio le immagini raccolte dal servizio di video-sorveglianza sono al vaglio dei carabinieri della stazione locale, agli ordini del maresciallo maggiore Franco Rianna. I militari hanno anche ascoltato alcuni testimoni. E sono alla ricerca di indizi che potrebbero permettere l'identificazione dei malviventi.
Un episodio che ha riacceso l'attenzione sulla questione sicurezza nelle stazioni del territorio campano: l'Irpinia non è purtroppo un'isola felice. Scrive in proposito il dirigente Eav: «Tutti al fronte, medici, infermieri, poliziotti, autisti, bigliettai. Tutti i 365 giorni dell’anno, anche il giorno della Repubblica. Mi auguro che questo nuovo governo affronti con decisione il fenomeno ‘sicurezza’».
Ve ne abbiamo parlato. Negli ultimi mesi sono diversi gli episodi avvenuti ai danni di guardie giurate e vigilanti delle stazioni in Campania, che si trovano a fronteggiare una carenza di personale in continua crescita, nonostante siano impegnati in contesti a elevato rischio. Un allarme al quale, almeno per il momento, le istituzioni non hanno saputo dare le adeguate risposte.