di Andrea Fantucchio
Erano accusati di reati inerenti al trattamento illecito di rifiuti speciali per aver tagliato e trasportato i residui di una palma dal giardino di un assessore del Comune di Solofra: ente per il quale svolgevano delle mansioni come dipendenti socialmente utili. Il giudice Pierpaolo Calabrese li ha assolti con formula piena: «il fatto non sussiste». Si chiude così la vicenda giudiziaria del 57enne Giuseppe Sessa e del 50enne Giuseppe Abignano difesi di fiducia dagli avvocati Marino Capone e Concetta Mari.
Il processo è nato da una denuncia del 2015: gli imputati erano accusati di aver trasportato i rifiuti speciali dei quali abbiamo parlato con un autocarro del Comune. Il giudice ha accolto la tesi difensiva riconoscendo in primo luogo la «occasionalità» del reato contestato citando la Corte di Cassazione che per indica come i reati di raccolta, recupero, smaltimeno, commercio e intermediazione di rifiuti, ”non possono coincidere con una condotta assolutamente occasionale". Secondo questa interpretazione il reato ipotizzato non è configurabile. Inoltre i difensori durante il processo hanno dimostrato come gli elementi raccolti in fase di indagine non provassero in modo inequivocabile le condotte contestate agli imputati.