Furto in gioielleria: «Ci ha salvati il fumo dell'allarme»

Il racconto del titolare dell'attività di Torrette di Mercogliano presa di mira dai ladri.

Mercogliano.  

 

di Andrea Fantucchio 

Ci accoglie nel retro del suo locale, la faccia gentile e i modi garbati nonostante quello che gli è successo. Ha reagito al furto subito con la forza e la determinazione che lo hanno sempre contraddistinto nella vita così come nel lavoro. Ottopagine.it ha intervistato il titolare della gioielleria di Torrette di Mercogliano che domenica scorsa è stata presa di mira dai ladri. Il nostro intervistato ci chiede la gentilezza di restare anonimo.

L'incontro è previsto per le 16.30. Arriviamo qualche minuto prima e lui è già lì. Seduto dietro un tavolo. Ci offre il caffé, poi racconta quello che gli è successo.

«Dopo che l'antifurto è scattato sono stato avvertito a casa. Mancava qualche minuto alle cinque del mattino. Inizialmente ho pensato fosse un falso allarme, poi ho chiamato la polizia. Il colpo probabilmente è durato meno di tre minuti».

I ladri hanno forzato le due serrature all'ingresso della gioielleria utilizzando un oggetto di metallo come leva, forse un piede di porco. Sono entrati in tre nel negozio, incappucciati. Un quarto attendeva con l'auto parcheggiata a due passi dall'ingresso. Pronto a ripartire: probabilmente in direzione della vicina autostrada.

I criminali sono riusciti a portare via solo qualche articolo. Ma poteva andare peggio se non ci fosse stato l'allarme.

«Dobbiamo ringraziare il nebbiogeno della Depa Impianti di Pietrastornina. Quando è scattato la gioielleria si è riempita di fumo e i ladri sono fuggiti».

Purtroppo non è il primo furto subito dagli esercenti della zona, isolata di notte e in una posizione ideale per i ladri che vogliono raggiungere l'autostrada. Da Torrette sono numerosi gli appelli arrivati alle istituzioni per avere maggiori presidi e controlli, ma al momento non è stato trovato un deterrente efficace. E i titolari dei negozi devono arrangiarsi da soli.