di Andrea Fantucchio
Violenze sessuali, minacce e stalking alla figlia adottiva: le accuse che venerdì scorso avevano portato all'arresto di F.G., 40enne di Quindici che da tempo risiede a Caivano. Questo pomeriggio l'uomo ha deciso di rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari nell'interrogatorio di garanzia. E' stato affiancato dal suo avvocato di fiducia, il penalista Pompeo Le Donne.
Per la Procura le violenze sessuali dell'indagato sulla figlia minore dell'ex compagna sarebbero durate sette anni, all'insaputa della donna che l'aveva poi lasciato per altri motivi. Violenze alle quale si sarebbero aggiunti pedinamenti e telefonate che erano poi valse anche l'accusa di stalking per l'uomo, già pregiudicato per altri reati.
La ragazzina – affiancata dai familiari - alla fine aveva trovato il coraggio di denunciare tutto facendo scattare l'indagine. Affidata ai carabinieri della compagnia di Baiano, agli ordini del comandante Gianluca Candura, che hanno curato l'aspetto tecnico e alle colleghe del nucleo investigativo del comando provinciale di Avellino.
Al termine dell'indagine la Procura aveva chiesto e ottenuto l'arresto. L'uomo intanto si era trasferito a Caivano al Parco Verde. I militari venerdì scorso lo avevano così attirato a Quindici per degli accertamenti. L'indagato, accompagnato da un familiare, si era diretto nel paese d'origine. Era stato fermato in via Provinciale dove i militari avevano proceduto con l'arresto. La misura cautelare ora sarà impugnata dinanzi ai giudici del Tribunale del Riesame. In quella sede il difensore del 40enne proverà a dimostrare l'insussistenza delle accuse a carico del proprio assistito.
Non è escluso che nelle prossime settimane il piemme titolare dell'indagine possa chiedere di ascoltare la ragazza vittima dei presunti abusi. Un incidente probatorio, che verrebbe svolto in modalità protetta alla presenza di una psicologa, che potrebbe permettere di “cristallizzare la prova” in vista dell'eventuale processo.