di Andrea Fantucchio
Domani inizierà il processo per l'omicidio di Michele Tornatore, il 53enne trovato carbonizzato in una Nissan Almeira parcheggiata in una discarica a Contrada. Compariranno dinanzi ai giudici della Corte D'Assise di Avellino il 54enne di Montoro Francesco Vietri accusato di concorso in omicidio e distruzione di cadavere aggravata dal metodo mafioso, addebito quest'ultimo che condivide con il 30enne di Fisciano Pasquale Rainone per il quale è caduta l'aggravante dell'articolo 7. La Cassazione ha infatti accolto il ricorso della difesa rappresentata dall'avvocato Marino Capone.
Tornatore in semilibertà aveva lasciato il carcere il 4 aprile 2017 per non farvi mai più ritorno. Aveva noleggiato una Nissan Almeira, con gps, parcheggiata nell'area di sosta di un deposito di Montoro, utilizzato da Vietri. E lì che per gli investigatori sarebbe stato freddato da tre colpi di arma da fuoco. E poi trasportato nella discarica dove l'auto è stata bruciata. Nel tragitto la Nissan Almeira sarebbe stata seguita da una Minicooper con a bordo Rainone.
Intanto in un'inchiesta parallela sono state indagate altre tre persone accusate di concorso in omicidio. Dopo ulteriori rilievi eseguiti nel capannone di Vietri. I militari hanno inviato al laboratorio dei Ris degli oggetti che presentavano tracce di Dna che verrà confrontato con quello degli indagati. Verifiche che potrebbero aprire nuovi scenari investigativi su un giallo ancora così ricco di ombre da dirimere. Una nuova ispezione che si era resa necessaria dopo le richiesta, accolta dalla Procura, avanzata in udienza preliminare dalla difesa di Vietri, affidata ai penalisti Italo Benigni e Anna Caserta. Domani è attesa la costituzione delle parti poi saranno resi noti i testimoni da ascoltare in aula.