Solofra, 6000 pelli nel mirino della finanza: a processo

L'accusa di bancarotta fraudolenta a carico di un imprenditore del posto.

Solofra.  

 

di Andrea Fantucchio 

Bancarotta fraudolenta, dissipazione e distrazione di fondi e beni: accuse che sono valse il rinvio a giudizio, stabilito dal gup Vincenzo Landolfi, per un imprenditore 50enne di Solofra.  Nell’ambito dell'inchiesta la tenenza della Guardia di Finanza di Solofra ha evidenziato l'impossibilità di ricostruire il quadro contabile della società fra il 2012 e il 2014. Di qui l'accusa di aver distrutto o almeno occultato parte dei libri e delle scritture contabili a carico dell'imprenditore. Inoltre, come detto, l'imputato avrebbe distratto alcuni beni della società: fra i quali 6mila pelli "crust".

Addebiti da sempre respinti dal 50enne. Ora, affiancato dalle avvocatesse Giovanna Perna e Maria Marinelli, proverà a far valere le sue ragioni in fase dibattimentale. Grazie all'escussione di alcuni e decisivi testimoni tenterà di smontare la ricostruzione offerta dall'accusa, provandone l'insussistenza.