Evadono per tentare estorsione, patteggiano: 3 anni e 10 mesi

Sperone. Per l'accusa i due coniugi avevano violato i domiciliari per tentare un'estorsione.

Patteggiamento a tre anni e dieci mesi per i due coniugi. Erano stati fermati dai carabinieri di Avella dopo aver violato i domiciliari. Per l'accusa avevano tentato di compiere un'estorsione.

Sperone.  

 

di Andrea Fantucchio

Patteggiamento a tre anni e dieci mesi per il 42enne T.P. e la 34enne N.S, coniugi di Sperone accusati di aver violato gli arresti domiciliari per tentare un'estorsione ai danni di un uomo che risiede nello stesso Comune. Il gup Vincenzo Landolfi ha accolto la richiesta di patteggiamento avanzata dalla difesa, rappresentata dagli avvocati Francesco Pecchia Marco Santo Alaia, con il consenso del pubblico ministero Cecilia Annecchini.

L'udienza di questa mattina scaturisce da una vicenda che risale allo scorso dicembre. I carabinieri della stazione di Avella non avevano trovato i due coniugi in casa, dove si sarebbero invece dovuti trovare. Erano così scattate le ricerche: gli imputati erano stati rintracciati lungo la strada statale 7 bis.

Durante la perquisizione i militari avevano trovato un coltello nei pantaloni dell'uomo. Secondo l'accusa – prima di essere fermati –, i due coniugi avevano forato le gomme dell'auto di una persona del luogo che si era resa colpevole di non aver consegnato loro la droga che avevano pagato. Oggi è arrivata la decisione del gup.