di Andrea Fantucchio
Una gita estiva fuori porta che gli era costata davvero cara. Ma lui a quella festa non voleva proprio mancare. E così aveva violato la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno alla quale era sottoposto. Aveva lasciato l'abitazione di Solofra diretto a Vietri sul Mare per la festa patronale. Ore di allegria alle quali è seguito l'arresto. E poi il processo per direttissima. La condanna di primo grado è stata confermata in Appello. Ma in fondo alla vicenda giudiziaria c'era l'inatteso lietofine: M.T. è stato assolto dalla Cassazione perché il fatto non sussiste. La difesa, condotta dal penalista Alberico Villani, ha sollevato un'irregolarità. Fra il primo e il secondo grado di giudizio, con processo tenuto a Salerno, la Corte d'Appello di Napoli aveva revocato l'obbligo di soggiorno. I magistrati romani hanno così ritenuto illeggittimo il provvedimento, assolvendo l'imputato.