Gesualdo, market della droga: chiesti 41 anni per i 3 fratelli

L'arringa del pm della procura di Napoli per i tre irpini. Arrestati dai carabinieri di Mirabella.

Gesualdo.  

 

di Andrea Fantucchio 

Più di quaranta anni di reclusione in tre. Li ha chiesti il pm, Francesco Soviero, per il 20enne M.D.T., il 26enne R.D.T., e il 32enne A.D.T. I fratelli arrestati a Gesualdo con l'accusa di aver costituito un'associazione a delinquere finalizzata allo spaccio.

L'udienza di oggi di fronte al collegio (presidente Luigi Buono, a latere Giulio Argenio e Lorenzo Corona) nasce da un'operazione del 2016. I carabinieri di Mirabella Eclano avevano arrestato i tre fratelli, il padre e un'amica di famiglia. L'esecuzione delle misure cautelari era arrivata al termine di anni di indagini che si riferiscono al periodo fra il 2012 e il 2014. Decine e decine di intercettazioni che avevano permesso di ricostruire un giro di spaccio che aveva come epicentro proprio Gesualdo. A coordinare l'inchiesta l'antimafia di Napoli.

Come ha ricordato oggi in aula il pm, gli imputati utilizzavano un codice: parlavano di mal di denti, mustaccioli, castagne. Si riferivano alla droga e all'attività di spaccio. Per l'accusa sono oltre duemilacinquecento le cessioni accertate nel periodo contestato. Decine le persone segnalate come assuntori, spesso giovanissimi, fra , Ariano Irpino fino a Lapio attraversando tutta la Valle Ufita, la  Valle del Calore e l'Alta Irpinia.

I tre spacciavano per lo più marijuana. Per Soviero: «I verbali di sequestro della droga rinvenuta durante le indagini e l'attività di intercettazione non lasciano spazio a dubbi. Gli imputati avevano creato un'associazione strutturata dedita allo spaccio. Alcuni avventori, per riferirsi ai prezzi bassi della droga, si riferivano a loro come “benefattori”»

Al termine della sua arringa il pm ha chiesto quattordici anni di reclusione per R.D.T., quindici anni di reclusione per A.D.T. e dodici anni e nove mesi di reclusione per M.D.T.