di Andrea Fantucchio
Operazione antidroga a Chiusano San Domenico. Sono scattate le manette ai polsi di un 40enne del posto. E' accusato di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e detenzione abusiva di armi. Viaggiava in auto con della cocaina e un revolver.
I carabinieri erano sulle sue tracce da tempo. Giorni e giorni di appostamenti. I suoi contatti sono stati schedati. L'uomo si recava spesso ad Avellino, probabilmente per spacciare. Dell'indagine si occupano i carabinieri della compagnia Avellino al comando del capitano Niccolò Pirronti.
Hanno fermato il 40enne ieri notte. Lo avevano seguito con una vettura civetta per non dare nell'occhio. Nell'auto sono stati trovate tre dosi di cocaina e una pistola a tamburo calibro 7,65 con tre proiettili. L'uomo portava l'arma nel giubbotto. Altri controlli hanno accertato che la pistola non era regolarmente detenuta. Ora i carabinieri indagano per scoprire se sia stata utilizzata in altre operazioni criminali.
Si lavora anche su degli appunti trovati nell'auto dell'uomo. Nomi che farebbero ipotizzare l'esistenza di un giro di spaccio più ampio. Da lì si potrebbe arrivare ad altri complici. Anche perché nell'auto sono stati rinvenuti 2830 euro. Non si esclude possano essere proventi dell'attività di spaccio.
E' seguita una perquisizione eseguita nella casa del 40enne a Chiusano. I carabinieri hanno ispezionato ogni camera dell'appartamento. Nella stanza da letto, in un armadio, è stato rinvenuto un sacchetto di carta. Era occultato fra gli indumenti. All'interno c'erano oltre ventimila euro in contanti. Sono stati sequestrati.
L'uomo ora si trova ai domiciliari. Presto comparirà dinanzi al gip per l'udienza di convalida. Intanto le indagini continuano. Non si esclude l'esistenza di un giro di spaccio strutturato fra Avellino e l'hinterland. Come quello sgominato dagli uomini dell'Arma nella vicina Altavilla Irpina. A finire in manette quattro persone. Per loro è stato stabilito il giudizio immediato. Compariranno in aula ad aprile. Per gli investigatori spacciavano hashish e marijuana fra il comune di residenza e altri paesi limitrofi. L'asse della droga era il rettilineo di Altavilla Irpina. Di qui il nome “Stright” dato all'operazione.