Rapine e auto incendiate ai politici: 4 riti abbreviati

Il 28 davanti al gup gli undici imputati nell'operazione "Ariete" fra Avella e Sperone.

L'operazione, coordinata dal pm Fabio Massimo Del Mauro, si riferisce a fatti avvenuti fra il 2012 e il 2013.

Avella.  

 

di Andrea Fantucchio 

Si deciderà il 28 marzo il futuro degli undici imputati dell'inchiesta "Ariete". Sono accusati a vario titolo di rapina, ricettazione e incendio doloso. Di fronte al gup Vincenzo Landolfi saranno celebrati quattro riti abbreviati. Poi il giudice per le udienze preliminari dovrà decidere se spedire a processo o disporre il “non luogo a procedere” per gli altri imputati.

La vicenda risale ad alcuni episodi fra il 2012 e il 2013. Al centro dell'inchiesta “Ariete” una tentata rapina a una gioielleria di Sperone nel 2012. Durante il colpo era stato anche accidentalmente ferito un uomo. Gli investigatori avevano poi indagato anche su una rapina a Villa Literno e su alcuni attentati incendiari ai danni di vetture di due ex rappresentanti dell'amministrazione comunale di Avella. Episodi eclatanti che avevano fatto molto discutere nella zona mandamentale. Si era velocemente diffusa la paura.

Erano seguiti mesi di indagini: decine e decine di intercettazioni telefoniche e ambientali. Oltre alle immagini raccolte da alcuni circuiti di telecamere privati. Un'inchiesta sfociata negli arresti di P.N., considerato il principale ideatore della rapina e della sua compagna, L.P., coi presunti complici L.D.D. e A.V.

Nei mesi successivi i carabinieri coordinati dal pm, Fabio Massimo Del Mauro, avevano individuato gli altri sospettati per gli attentati incendiari. Era così stato richiesto in rinvio a giudizio per unidici persone.

Nell'udienza preliminare, dopo la requisitoria del pm, sarà lasciato spazio alle arringhe della difesa. Rappresentata, per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato, dai penalisti Antonio Falconieri, Maria Luce Amelio e Mario Angelino. Proveranno a dimostrare la poca concordanza di alcuni elementi raccolti in fase di indagine e a smentire le accuse a carico dei propri assistiti.