di Andrea Fantucchio
Non ce l’ha fatta Vincenzo Vitale, il 78enne di Lauro investito lo scorso 24 gennaio da un’auto pirata mentre passeggiava lungo l’arteria che collega Lauro a Quindici. L’investitore, dopo l’incidente, aveva continuato la sua corsa senza prestare soccorso. Si tratta di V.S., 80enne di Moschiano, poi identificato dai militari della stazione di Lauro guidati dal maresciallo Francesco Savarese. Indagini che erano durate qualche giorno e si erano avvalse del circuito di telecamere poste lungo la strada. Ora nei confronti dell'indagato sono ipotizzati i reati di omesso soccorso e omicidio stradale.
Il 78enne aveva riportato diversi traumi al bacino a causa del violento urto con la vettura. Secondo una prima ricostruzione dell'incidente, infatti, il corpo dopo lo schianto era stato sbalzato ad alcuni metri di distanza. Sul posto era intervenuta un’ambulanza dell’ospedale di Nola. L’uomo era stato caricato sul mezzo ripartito a tutta velocità in codice rosso verso la struttura ospedaliera. Una corsa forsennata alla quale era seguito il ricovero. I medici avevano fatto tutto il possibile per salvarlo. Poi, viste le condizioni critiche, era stato disposto il trasferimento all’ospedale Cardarelli di Napoli specializzato in traumi come quelli subiti dal malcapitato.
Le fratture riportate dal 78enne avevano subito preoccupato gli specialisti dell'ospedale napoletano. Oggi, dopo una lunga battaglia durata dieci giorni, il cuore dell’uomo ha smesso di battere. Nelle prossime ore sarà effettuata l’autopsia prima che la salma venga liberata, così che i parenti possano celebrare i funerali.
Sconvolta la comunità di Lauro che si è stretta intorno al dolore della famiglia molto conosciuta in paese. Vitale era un uomo sempre solare e disponibile, gentile con tutti, lascia un gran vuoto nel comune mandamentale.