di Andrea Fantucchio
Un anno, pena patteggiata e sospesa. La decisione del giudice Giulio Argenio per S.S.U., 52anni, di Aiello del Sabato, che può ora tornare in libertà. Era accusato di coltivazione di marijuana. La vicenda che ha portato al procedimento penale risale al 2017. Gli agenti della sezione antidroga della squadra Mobile di Avellino, diretta dall’ispettore superiore Roberto De Fazio, avevano fermato ad Avellino una Fiat Punto sulla quale viaggiavano il 52enne con un 43enne del capoluogo. I due erano stati trovati in possesso di un piccolo quantitativo di marijuana.
I poliziotti avevano così chiesto all’imputato di condurli presso la sua abitazione per eseguire una perquisizione domiciliare. L’uomo li aveva però guidati in un casolare abbandonato. Poi, approfittando di un attimo di distrazione degli agenti, aveva tentato la fuga nelle campagne circostanti. Inseguito dagli poliziotti che lo avevano fermato.
Gli agenti si erano poi recati in un locale abitualmente frequentato dall’imputato, facendosi dire da alcuni suoi conoscenti dove abitasse. Il 52enne, giunti sul posto, aveva provato un ultimo depistaggio, indicando un’altra casa simile alla sua. Alla fine i poliziotti erano riusciti ad eseguire la perquisizione domiciliare. In terrazza erano state rinvenute 19 piante di marijuana, altre undici all’interno dei vani della casa.
L’imputato era finito ai domiciliari prima di essere processato per direttissima con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e coltivazione di marijuana. Nell’udienza era stata confermata la misura cautelare. La difesa, condotta dai penalisti Giuseppe Saccone e Gerardo Santamaria, aveva presentato un’istanza al tribunale del Riesame ottenendo l’attenuazione della misura. Richiesta accolta: invece dei domiciliari all’imputato era stato applicato l’obbligo di firma. Si è così arrivati all’udienza di questa mattina nella quale la difesa ha proposto e ottenuto il patteggiamento. Ha così consentito all’imputato di poter beneficiare della pena sospesa. E tornare in libertà.