Irpinia, rapine e auto bruciate: chiesti 11 rinvii a giudizio

Tutto era nato in seguito a un'inchiesta che si è sviluppata fra Sperone e Avella.

I fatti contestati risalgono al 2012 e 2013. Per gli inquirenti gli indagati avrebbero anche bruciato due vetture di esponenti dell'amministrazione comunale.

Avella.  

 

di Andrea Fantucchio 

Sono undici gli imputati, fra Sperone e Avella, che dovranno comparire di fronte al Gup Vincenzo Landolfi il 21 febbraio. Accusati a vario titolo di rapina, incendio doloso, ricettazione. I fatti contestati si riferiscono a 2012 e 2013.

Al centro dell'inchiesta “Ariete” una tentata rapina a una gioielleria di Sperone nel 2012 nel corso della quale era rimasto ferito un cittadino, una rapina a Villa Literno, nonché degli attentati incendiari ai danni di vetture di due ex rappresentanti dell'amministrazione comunale di Avella.

I militari erano arrivati all'identificazione degli indagati grazie a numerose intercettazioni telefoniche e ambientali.

Un'articolata indagine che aveva portato all'arresto di P.N., considerato il principale ideatore della rapina e della sua compagna, L.P., coi presunti complici L.D.D. e A.V.

Poi erano stati individuati gli altri sospettati degli attentati incendiari.

Nell'udienza di febbraio, dopo l'arringa del Pm sarà lasciato spazio alle arringhe dei penalisti, fra i quali Antonio Falconieri, Annibale Schettino e Michele Napolitano. Poi toccherà al gup decidere se rinviare a giudizio gli imputati.