Furto con esplosivo in banca: caccia alla banda della marmotta

Calitri. Il colpo è avvenuto alle 2.30 di ieri notte. Provvidenziale l'intervento dei carabinieri.

I militari della compagnia di Sant'Angelo dei Lombardi, al comando del capitano Ugo Mancini, hanno recuperato il grosso del bottino: circa 45mila euro. I ladri hanno portato via 8mila euro. Ma la fuga potrebbe avere durata breve.

Calitri.  

 

di Andrea Fantucchio 

Fanno esplodere il bancomat, poi tentano di sfondare la vetrata della banca con un'auto rubata. E portano via circa 8mila euro. Una notte indimenticabile a Calitri, ma poteva finire molto peggio. Se non fosse intervenuta una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Sant'Angelo dei Lombardi, al comando del capitano Ugo Mancini. I militari hanno infatti impedito ai ladri, si tratterebbe di quattro uomini, di portare via le banconote rimaste all'interno del distributore dopo l'esplosione: circa 45mila euro. Il grosso del bottino, recuperato dai militari e riconsegnato ai responsabili della filiale.

Gli inquirenti stanno passando al setaccio le immagini raccolte dal circuito di telecamere. Incrociando i profili ripresi, con quelli dei “ sospetti” presenti nel database delle autorità inquirenti. Gli investigatori mantengono il massimo riserbo, ma la fuga dei malviventi potrebbe durare pochissimo.

I fatti sono avvenuti la scorsa notte, poco dopo le 2.30, a Calitri. I criminali hanno preso di mira una filiale del banco di Napoli. Tutto è durato una manciata di minuti.

La probabile dinamica

Hanno utilizzato la tecnica «marmotta»: una lunga pala di ferro imbottita di esplosivo che si inserisce all’interno dei distributori automatici per farli saltare in aria. Solitamente il bancomat, sbalzato dall'esplosione, finisce all'interno della filiale. Lì, nel contenitore interno, rimane il grosso dei soldi. I malviventi lo sanno e vanno a recuperarlo.

Anche se stavolta, come anticipato, le cose sono andate diversamente.

Gli uomini di Mancini si sono fiondati sul posto. I criminali, alla vista dei lampeggianti delle "gazzelle", sono rientrati in auto e si sono dati alla fuga. Decisivo per la riuscita del furto il "palo" rimasto a sorvegliare la strada d'accesso alla banca.

L'indagine:

I militari hanno eseguito i rilievi sull'auto utilizzata come ariete, si tratta di una Panda rubata poco prima del furto in banca. La vettura è stata sequestrata e sarà restituita al legittimo proprietario.

Non si esclude che i criminali conoscessero bene la zona e a questo punto la filiale. Sapevano che il bancomat non era dotato di un sistema di macchiamento delle banconote. E probabilmente, nei giorni precedenti al furto, si erano già recati in zona per studiare i dettagli. Ipotesi, che se fosse verificata, potrebbe rivelarsi fatale per la banda. Proprio a causa delle immagini riprese dal circuito interno e da quello esterno alla filiale. Traccia investigativa che gli uomini di Mancini stanno già sviluppando e che potrebbe portare all'arresto dei malviventi nelle prossime ore.