Una domenica di profondo dolore nella Valle del Cervaro. La piccola comunità di Greci profondamente scossa, piange la morte di Enea Ciasullo, il ragazzo di soli sedici anni che ha deciso di farla finita alla sua giovanissima età, lasciandosi travolgere sui binari da un treno lungo la linea ferroviaria Firenze - Pisa, all'altezza di Fornacette, nel comune di Calcinaia dove viveva con la sua famiglia.
Una notizia terribile che in poco tempo è arrivata come un fulmine a ciel sereno in Irpinia, a Greci, paese d’origine di Fedele Ciasullo papà di Enea, sposato con una donna toscana e con residenza a Fornacette. In lacrime dopo aver appreso la notizia il sindaco Donatella Martino, che ha espresso tutta la sua solidarietà alla famiglia. “E’ un momento tristissimo per tutta la comunità, sono notizie che ti lasciano senza parole.”
Nel piccolo comune della Valle del Cervaro, risiedono la nonna paterna del sedicenne, i suoi zii, cugini e tanti amici d’infanzia: “Siamo addolorati, tutto il paese lo piange - ci dice Nicoletta Rosalbo - Enea era un ragazzo speciale. Non immaginavamo mai una tragedia simile.” Si respira un’aria ancora più triste nella zona che affaccia al Cimitero a Greci dove risiedono alcuni dei suoi parenti. Una comunità frastornata ma come sempre unita e composta nel suo profondo dolore.
Sulla sua bacheca di facebook non si contano i messaggi di affetto da parte di tanti amici e c’è chi aveva notato già alla vigilia del suo gesto, qualcosa di strano nella mente di Enea. Così Cecilia Vanni: “Venerdì quando ti ho visto in classe non avevo capito, cosa ti passasse dentro. Mi spiace tanto, tanto. Non potrò dirti più niente a parole, te le dirò in un altro modo. Ora hai già compreso tutto, si tutto quello che prima non capivo di te, degli altri. Penseremo ogni giorno a te, pregheremo ogni giorno per te. e tu poi lo farai per noi, ne sono sicura. Ti abbiamo voluto bene forse non abbastanza, non come volevi tu. Scusaci. Noi abbiamo da fare ancora un percorso di vita, guidaci, aiutaci. Non abbandonare mai i tuoi cari, gli amici. Forse non hai mai capito quanto loro avessero bisogno di te. Ti vogliamo bene Enea e ci mancherai tanto.”
E poi Lorenzo: “Ci conoscevamo da quando io abitavo ancora a Greci,mi ricordo quando aspettavo l'estate solo perché c'eri te e sei stato l'unico amico che avevo qui per molto tempo .Ho sempre pensato non avessi alcun problema, che sapessi risolvere tutto, perchè sembravi sempre così sicuro di quello che facevi. Mi dispiace di non essere mai venuto con te a fare boxe, che non mi piacevano le canzoni che mi facevi tradurre. Hai sempre ascoltato quello che ti volevo dire, ed evidentemente io non ho saputo ascoltare te. Gabriele: “Enea ci conosciamo fin dai tempi dell' asilo non riesco a capire il motivo di questo gesto estremo, e tante parole adesso sono inutili. Da oggi un angelo ci proteggerà da lassù.” Un grande striscione a Fornacette per Enea da parte dei suoi amici, candele accese e nomi scritti su un muro: “Ci mancherai tanto, ti ricorderemo sempre sorridente.”