di Andrea Fantucchio
Il giudice per le indagini preliminari, Antonio Sicuranza, ha revocato le misure restrittive per A.C. e W.G., i due uomini di Forino arrestati dai carabinieri di Baiano (comandante Gianluca Candura) per l'aggressione ai dipendenti dell'agenzia immobiliare, "Capital House", di Monteforte Irpino. Il primo era detenuto nel carcere Bellizzi Irpino, l'altro sottoposto ai domiciliari. Per entrambi è stato disposto l'obbligo di firma.
I fatti risalgono allo scorso 12 settembre. Quando i due indagati sarebbero entrati nell'agenzia immobiliare minacciando di morte il titolare e un collaboratore, prima di una violenta colluttazione. Entrambe le vittime hanno riportato diverse lesioni. Alla base del litigio, un fondo a Forino, coltivato da anni dal nonno di A.C.
Poi ci sono stati gli interrogatori di garanzia (LEGGI L'INTERROGATORIO). I due ragazzi, assistiti dai propri legali (dagli avvocati Alberico Villani, Giuseppe Scafuro e Antonio dell’Erario), hanno raccontato cosa è accaduto quel giorno.
Sicuranza ha ritenuto che “dai due non era stata programmata alcuna spedizione punitiva nei confronti dei titolari dell’agenzia immobiliare che avevano avuto l’incarico di procedere alla vendita del terreno”
Dal racconto degli indagati si evince che gli stessi “si erano recati presso l’agenzia immobiliare per chiedere spiegazioni circa la messa in vendita del fondo, comunicata solo il giorno prima dal proprietario del fondo al nonno di W.C.(al quale comunque deve essere riconosciuto un diritto di prelazione per tutti gli anni di lavoro svolti)”.
All'interno dell'edificio sarebbe scoppiato un litigio fra un dipendente e A.C. Poi sarebbe intervenuto il titolare dell'agenzia per aiutare il collega. E così anche, W.G aveva deciso di dar manforte all'amico.