Locale Mercogliano, rapina ed estorsione: maresciallo racconta

La denuncia a carico di due fratelli. Il militare ripercorre le indagini.

I fatti risalgono al 2015. Ai due sono contestati i reati di rapina ed estorsione. Intanto, di fronte al giudice di pace, è arrivata la querela dei due per lesioni semplici a carico di chi li ha denunciati.

Mercogliano.  

 

di Andrea Fantucchio 

«Le nostre indagini sono partite in seguito alla denuncia di un ristoratore mercoglianese. Abbiamo eseguito delle perquisizioni in un locale di Monteforte Irpino e nell'abitazione che si trova al piano di sopra. Dove abitavano i due indagati». Un maresciallo dei carabinieri di Mercogliano, questa mattina, ha ripercorso in aula le indagini svolte nel marzo 2015 (Collegio giudicante: presidente Luigi Buono, a latere Paolo Cassano e Giulio Argenio). 

Agli imputati, A.D.S. e al fratello, sono contestati i reati di rapina ed estorsione.

Secondo il racconto della vittima, due suoi ex soci in affari erano entrati nel suo locale a Torrette di Mercogliano. Dove sarebbe avvenuto un violento litigio. Gli imputati avrebbero poi portato via della merce.

Durante la perquisizione domiciliare, i carabinieri non avevano poi rinvenuto gli oggetti ai quali la vittima aveva fatto riferimento. 

Intanto, di fronte al giudice di pace, è arrivata una querela degli imputati per lesioni semplici a carico dell'uomo che li ha denunciati. Nel racconto dei due fratelli, si fa riferimento allo stesso litigio citato dalla vittima. Colluttazione dalla quale, a uscire malconci, sarebbero stati proprio loro due.

Ora spazio alla difesa (avvocato Costantino Sabatino, sostituito oggi in aula dal collega Gerardo Santamaria), che grazie ai propri testi, avrà il compito di dimostrare l'infondatezza delle accuse. Fondamentale sarà la ricostruzione di quel giorno di marzo, quando è avvenuto l'incontro fra gli imputati e l’autore della denuncia

Si torna in aula il prossimo 17 aprile.