di Simonetta Ieppariello
Morire di meningite a due anni, nonostante il vaccino.Il dramma di Pasqualino il piccino di Monteforte Irpino, morto al Cotugno di Napoli due sere fa riaccende i riflettori sul dibattito sull’obbligatorietà dei vaccini, con l'entrata in vigore di una legge nazionale che ne rende obbligatori dieci e ne «raccomanda fortemente» quattro: anti-meningococco B, anti-meningococco C, anti-rota virus e anti-pneumococco. Proprio quest'ultimo, il Prevenar 13, era stato somministrato a tempo debito al piccolo Pasqualino.
Una tipologia dedicata proprio ai bambini. Era stato somministrato nelle tre dosi previste e distanziate nel tempo, secondo il protocollo del Ministero della Salute.
Eppure non si è salvato Pasqualino dalla meningite pneumococcica. Disperazione, dolore lacrime. Una comunità intera piange quel piccino di soli due anni morto così tragicamente. Come confermato dall’Asl di Avellino il piccolo aveva effettuato i vaccini, regolarmente. In tanti si chiedano come sia possibile che sia accaduta una simile tragedia nonostante la copertura vaccinale sia stata assicurata. (clicca qui per vedere l'intervista realizzta con il dottore Morrone dell'Asl di Avellino)
Ma, come spiegano gli esperti, anche in presenza di un vaccino può capitare che una meningite pneumococcica porti al decesso del paziente, specie in alcune circostanze. Può capitare in alcune contingenze precise come in caso di pazienti immunodepressi, oppure il vaccino potrebbe non aver attecchito, oppure lo specifico sierotipo non è contenuto nel vaccino somministrato. Sono tanti i sierotipi: 92 per l’esattezza e quelli nel Prevenar sono i 13 più diffusi. Insomma potrebbe essere accaduto che quello che ha ucciso Pasqualino non fosse contenuto nel vaccino effettuato. Insomma, una delle ipotesi è che il tipo di Pneumococco che ha colpito il piccolo, non fosse compreso nelle tredici varianti del vaccino attualmente disponibile.
Non va poi escluso secondo gli esperti che la risposta del bimbo al vaccino sia stata incompleta, com'è documentato che accada in circa il cinque per cento dei vaccinati.
Ora dopo i prelievi si capirà quale sierotipo di meningite da peumococco ha ucciso il piccolo Angelo. La meningite in questione, essendo di tipo batterico, non è infettiva e dunque come spiega il dottore Morrone nell’intervista rilasciata ad Ottochannel Tv canale 696, nessuna disinfezione è stata prescritta alla struttura scolastica, visto che non c'è alcun pericolo di contagio.
«Un angelo - dice commosso il sindaco Costantino Giordano, parente della famiglia colpita dal grave lutto - è volato in cielo. Siamo distrutti. Troppo dolore per la nostra comunità».
Intanto nella camera ardente allestita presso l’agenzia funebre di Mercogliano si sono raccolte tante persone per portare l’ultimo saluto al figlio della giovane coppia, lui operaio, lei infermiere in una casa di cura.
Oggi i funerali a Monteforte, nella centralissima Piazza Umberto I.