Assolto dalla Corte di appello Fiore Clemente (avvocato Valeria Verrusio), 59 anni, di San Martino Valle Caudina, che rispondeva di violazione della misura di prevenzione. L'accusa gli era stata contestata al pari di quella ( e di altre) di minacce aggravate nei confronti del comandante della locale Stazione dei carabinieri, quest'ultima stralciata dal gip del Tribunale di Avellino.
In una nota l'avvocato Verrusio spiega che, “facendo leva su una recentissima ed innovativa sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione” , aveva chiesto l'assoluzione di Clemente sostenendo “che, sebbene, fino ad oggi, la violazione dell'obbligo di rispettare le leggi è stato ritenuto reato autonomo, concorrente con altri reati comuni commessi dal sorvegliato speciale, la prescrizione di “rispettare le leggi”, rappresentando un obbligo generico e indeterminato, non può integrare una fattispecie penale. Pertanto, il sorvegliato speciale che avrà commesso un reato comune o un illecito amministrativo, sarà punito per il solo reato comune e non anche per quello di violazione alla misura di prevenzione”.