Travolti in A1: muore Domenico Bove, grave la figlia

Tragedia in autostrada. Due i morti. Uno è irpino

Rotondi.  

 

di Simonetta Ieppariello

Avevano sistemato il triangolo. Aspettavano il carro - attrezzi . Si erano accordati per una contestazione amichevole. Poi, l'arrivo di quel Suv. Erano tutti scesi dalle loro vetture dopo un tamponamento in A1, i due uomini morti e le tre donne, tra cui una grave, rimaste ferite sull'A1, nel Fiorentino, quando sul luogo dell’incidente è piombato un fuoristrada con a traino una roulotte, con targa tedesca, che non è riuscito a bloccarsi travolgendo tutti. Il dramma, il groviglio di morte e lamiere ieri tra Firenze Sud e Firenze Impruneta in direzione nord. Con un risvolto ancor più tragico nella vicenda: un padre e morto sue figlia è ricoverata in gravissime condizioni. Le vittime sono un 77enne della provincia di Avellino, di Rotondi - Domenico Bove -  e un 70enne di Roma. La figlia di Bove, Roberta, è stata portata in codice rosso all'ospedale di Ponte a Niccheri ( Firenze). Ha 41 anni. Le sue condizioni sono gravi. La donna, madre di un bambino, si stava recando con suo padre Domenico e sua madre Maria a Torino, dove vive l'altra sorella. Ferite, in modo meno grave, anche altre due donne, di 40 e 70 anni. Questa la probabile dinamica che è al vaglio della polizia stradale: le due vittime erano scese dalle auto per verificare i danni di un incidente tra i loro due rispettivi mezzi.

Le persone erano tutte scese dalle auto e stavano compilando alcuni fogli per l'assicurazione quando è piombata su di loro un'altra auto con targa tedesca che ha travolto tutto, mezzi e persone. Per i due uomini non c'è stato niente da fare. Il tedesco a bordo dell'auto piombata sul gruppo è risultato negativo all'alcoltest. 

Sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia stradale, il 118 e il personale di Autostrade. Si sono formate code di due chilometri e oltre in direzione Bologna. 

Ora la comunità di Rotondi sta vivendo attimi di grande apprensione per Roberta. Purtroppo per Zì Mimì, così era chiamato affettuosamente in paese Domenico, non c'è stato nulla da fare. Si attende l'arrivo della salma in paese per dargli l'ultimo saluto.