Carcere a vita per Domenico Aschettino. Tre i morti nella strage di Lauro. A confermare la condanna inflitta all’ex guardia giurata che sterminò la famiglia Sepe, anche la prim sezione della Corte di Cassazione. Il pluriomicida è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali, nonché al risarcimento di una provvisionale pari a 6mila euro alle parti civili. Rigettato il ricorso del legale.
Morirono Vincenzo Sepe, sua figlia Carolina, la nonna Bettina Crisci. Circa un anno dopo morì anche la figlia di Carolina, Maria Liliana, venuta alla luce mentre la mamma era in condizioni disperate. La donna era in coma a causa delle gravi ferite riportate nella sparatoria. La tragedia avvenuta nell’agosto 2013 nella frazione di Pignano di Lauro scosse l'Italia intera.
Domenico Aschettino sterminò la famiglia dei vicini: tra le vittime Carolina Sepe, la donna che partorì in coma al Cardarelli prima di morire. Quindici giorni dopo spirò anche la neonata.
Una lite per futili motivi finita nel sangue, con tre morti. Questa la storia di una strage. Morti tra cui Carolina Sepe, colpita alla testa da un proiettile: la donna in coma, incinta alla decima settimana, venne tenuta in vita dai medici del Cardarelli e prima di morire diede alla luce la piccola Maria Liliana, morta anche lei il 16 febbraio di tre anni fa al Santobono.
La condanna all'ergastolo per il killer venne emessa dal gup del tribunale di Avellino dopo tre ore di camera di consiglio.