FOTO-Incendi: allarme a San Martino, c'è rischio evacuazione

Incendi e paura in Campania

San Martino Valle Caudina.  

 

di Simonetta Ieppariello

Paura e tensione per un Ferragosto di fuoco  in Campania. Le emergenze maggiori tra Irpinia, Cilento e Sannio. Da questa mattina brucia la montagna a ridosso del comune di San Martino Valle Caudina. Fa paura la collina Cocco Aia, si tratta di un’area a ridosso del centro storico. Due elicotteri stanno tentando di domare le fiamme che minacciano da vicino case e quartieri. Soccorsi serrati coordinati dal Genio Civile di caschi rossi, operatori della comunità montana, forze dell'ordine e volontari per tentare di sedare le fiamme.

La direzione del vento è cambiata velocemente distruggendo gran parte della Valle Caudina. Stesso dramma in località Quercino a Cervinara. 

Un incendio di grande dimensioni sta divorando la montagna Faliesi, ormai in preda ai roghi da giorni.

Il fumo ha avvolto il cuore della montagna raggiungendo le case e generando tanta paura. 

E le ore sono contate per il piromane che avrebbe innescato la tragedia di distruzione, fumo e fiamme. Le fiamme non lasciano il monte e avanzano su più fronti anche sul Monte Esca, ormai prossime anche a Monteforte Irpino.

Fiamme e paura anche a Salerno. Dalle prime ore del mattino il fuoco ha distrutto i versanti dei monte San Liberatore sul confine con Vietri sul Mare, arrivando a minacciare il monastero che si trova in cima. 

Necessario l'intervento di diversi mezzi dei vigili del fuoco, ma intanto le fiamme sono andate avanti per ore. Gli incendi hanno tenuto sotto scacco anche altre zone della provincia salernitana: in particolare le situazioni più gravi si sono registrate sui Monti Lattari e in Costiera Amalfitana, dove nel territorio di Tramonti il fuoco ha devastato Monte Sant'Angelo. 

E nel Sannio la situazione non va certo meglio. Una decina gli incendi di grosse dimensioni che hanno impegnato i vigili del fuoco e le squadre antincendio della protezione civile regionale.

Non c'è tregua per il Monte Taburno finito nuovamente nel mirino degli incendiari, al pari dei boschi di Ceppaloni, Arpaise, Solopaca e Guardia Sanframondi. E la lista si è allungata ancora di più con i roghi di sterpaglie e terreni incolti.