Si ribalta col furgone. «Armando, uno come te non muore mai»

L'incidente a Sarno. La morte nell'ospedale di Bari. Armando Luongo aveva 24 anni

Montefredane.  

 

di Simonetta Ieppariello

Aveva solo 24 anni Armando. Solare e sempre disponibile è morto dopo ore di agonia, dopo quel tragico schianto col furgone a Sarno. Armando Luongo lascia due figli piccoli e una moglie. Una tragedia senza fine che ha devastato la comunità di Montefredane. Armando aveva deciso di far compagnia al fratello minore nel Salernitano, per aiutarlo ad effettuare un carico di frutta e verdura. Erano partiti nel cuore della notte intorno alle tre. Un viaggio come tanti per caricare frutta fresca e verdura tornare a Montefredane e iniziare la giornata di lavoro. Un giorno come tanti. Poi quell'impatto e la tragedia.

Suo fratello minore ha un negozio di frutta e verdura nel capoluogo irpino. Nonostante Armando avesse chiuso la sua di attività, una friggitoria, la sera tardi voleva accompagnare suo fratello. La partenza intorno alle tre: destinazione i mercati generali di Sarno, per fare il carico dei prodotti alimentari. Lungo il tragitto, ad un tratto, il furgone guidato dal fratello minore sbanda, per cause da accertare, e si ribalta. L'impatto contro il guard rail è stato violentissimo.

Sul posto sono arrivati subito i sanitari del 118 e la Polizia Stradale e il giovane montefredanese è stato immediatamente trasportato all'Ospedale di Nocera Inferiore per i primi soccorsi, dove, peraltro, vista la gravità delle sue condizioni, è stato sottoposto subito ad un intervento chirurgico.

Il quadro clinico è peggiorato ulteriormente. Il giovane è stato portato in eliambulanza a Bari, dove il giovane, a causa di un arresto cardiaco, è deceduto nel pomeriggio.

La tragedia ha scosso tutti. Armando lascia due figli di 4 e 2 anni. Oggi, come da procedura, sarà effettuato l'esame autoptico sul corpo del 24enne, mentre il sindaco Tropeano ha già emesso l'ordinanza per proclamare il lutto cittadino nel giorno dei funerali del ragazzo, ancora da stabilire. Intanto il dolore scorre sul social come in un macabro e collaudato rituale dei tempi nuovi che si raccontano sul web. Tutti ricordano quel ragazzo dal sorriso sempre pronto e generoso.