Non conosco l'autore delle minacce ma non ci fermerà nessuno

Monteforte, consigliere commenta così l'identificazione del presunto autore delle minacce ricevute

Vincenzo Napolitano rinnova la fiducia nei Carabinieri: «Splendido lavoro. L'uomo identificato potrebbe essere un folle. La mia lettera, a differenza delle altre, era scritta a mano».

Monteforte Irpino.  

 

di Andrea Fantucchio 

«Andremo avanti a testa alta qualunque cosa accada. La strada è tracciata e non ci faremo scoraggiare: né da associazioni malavitose né da qualche folle». Il presidente del consiglio comunale di Monteforte Vincenzo Napolitano commenta così l'identificazione del presunto autore della lettera minatoria contenente pallini di piombo ricevuta settimane fa.

Come vi abbiamo raccontato questa mattina, l'uomo denunciato dai Carabinieri di Baiano coordinati dal comandante Giuseppe Tenneriello è un muratore montefortese di quarantacinque anni. Per gli inquirenti le ragioni delle intimidazioni sarebbero di carattere personale.

Anche se Napolitano dichiara di non avere idea di chi sia: «Per quanto mi riguarda potrebbe trattarsi di un folle, anche perché sono una persona tranquilla e diplomatica, sia politicamente che nella vita di tutti i giorni. Fatico a ricordare qualche litigio degno di nota».

In tanti hanno pensato ad un nesso fra le intimidazioni subite da Napolitano e quelle indirizzate agli altri membri della giunta: a partire dal sindaco Costantino Giordano raggiunto da una missiva minatoria così come il consigliere Carmine Tomeo e la consigliera Katia Renzulli alla quale sono state anche bucate le ruote dell'auto.

Sulla questione Napolitano non si sbilancia: «Ho appreso anche io che gli inquirenti starebbero vagliando eventuali nessi fra gli atti intimidatori. Anche se la mia lettera si differenzia dalle altre perché è scritta a mano: credo che questo sia stato fondamentale per risalire all'autore».

Le altre missive sono infatti realizzate a macchina e scritte in una calligrafia sconnessa. Queste differenze farebbero pensare all'esistenza di più autori.

Intanto il sindaco, Costantino Giordano, ha manifestato la propria soddisfazione per l'evoluzione delle indagini rinnovando i suoi complimenti ai Carabinieri. Il primo cittadino si è detto fiducioso nell'operato degli inquirenti e convinto che, “Tutti i colpevoli saranno presi”.

Sui collegamenti con le altre missive minatorie i Carabinieri mantengono un riserbo strettissimo. Mentre le indagini continuano in modo serrato.