La fuga di 2 cugini finisce contro un palo. Uno è atripaldese

Spettacolare inseguimento in Puglia. Inseguiti dai carabinieri che cercavano dei rapinatori.

Un 26enne è di Atripalda. L'altro, 45 anni è di Sarno. L'irpino è riuscito a fuggire. L'altro no: fermato dopo una colluttazione è stato condannato a sei mesi.

Atripalda.  

Due cugini in fuga. Un inseguimento ai limiti dell'impossibile, durato trenta minuti tra le strade di Trinitapoli, San Ferdinando di Puglia e Cerignola. Loro due, S.B., 26 anni, di Atripalda e L.B., 45 anni, di Sarno. Entrambi a bordo di una Alfa 147 nera. Alle loro spalle due pattuglie di carabinieri.

Una fuga finita male, contro un pilone ai margini della strada. Uno schianto violento. Ma che non ha impedito al giovane atripaldese di dileguarsi a piedi nelle campagne. Mentre L.B., che era alla guida dell'auto, è stato fermato a poche decine di metri dal luogo dell'incidente. E arrestato al termine di una violenta colluttazione.

I due sono finiti nel mirino dei militari proprio per la loro auto. Da tempo in quella zona del foggiano due individui a bordo di una Alfa 147 nera, compiono rapine ed estorsioni. In particolare lungo la Statale 16 bis.

Quando i carabinieri si sono avvicinati alla vettura i due cugini sono immediatamente scappati, nel vano tentativo di sottrarsi alle forze dell'ordine. Hanno raggiunto prima il centro abitato di Cerignola, sempre con le pattuglie all'inseguimento con le sirene spiegate. Poi di nuovo sulla Statale, nella direzione opposta, verso San Ferdinando di Puglia. Ma proprio in quel territorio, poco prima di imboccare le strade del centro, sono finiti per la velocità elevata contro un palo.

Il 45enne di Sarno, B.L., arrestato in flagranza di reato, è stato processato per direttissima dal giudice monocratico del tribunale di Foggia. L'imputato è stato assistito dall'avvocato Rolando Iorio. Nei suoi confronti le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. E' stato condannato a sei medi di reclusione e rimesso in libertà.