La tragedia di Renata: trovata morta nei campi

Attesa per i funerali

Il corpo della polacca riposerà nel cimitero di Frigento, dove è sepolto anche quello di un 30enne del Burkina Faso che nel 2014 si impiccò con un lenzuolo alla ringhiera dell'abitazione in cui viveva con altri profughi.

Frigento.  

Il malessere c'era. Il dolore. Un malessere che viene individuato come «sindrome italiana», il termine con cui gli psicologi identificano la depressione legata ai flussi migratori delle badanti dell'Est Europa.

Renata l'hanno trovata senza vita. Un cappio al collo. In terra, ai piedi di un grosso albero.

La tragedia a contrada Mattine, nella frazione Pagliara, cuore della Valle Ufita territorio di Frigento. Se ne è andata via così Renata Tusinska, badante polacca di 47 anni, da diversi anni residente a Frigento.

Veniva da lontano Renata, dalle terre d'oriente.

Aveva un compagno la donna, lo stesso anziano che accudiva. Ha detto di uscire per fumare una sigaretta. Poi il buio, la scomparsa. Nessuna notizia per ore. Fino alla tragica scoperta. Renata si pensava fosse tornata a casa, nella sua terra. Era tanta la nostalgia per la sua famiglia. 

Invece no. Aveva fatto solo pochi metri per poi abbandonarsi alla morte. Lei un volto tra tanti. Una delle tante badanti che ingrossano l'esercito di badanti o colf straniere approdate in Italia. 
Il suo corpo è stato trovato per caso dal figlio stesso del suo anziano compagno. Mentre lavorava i campi.

Come da procedura si dovrà eseguire l'autopsia. Poi, i funerali. Sarà sepolta a Frigento.