E’ sconvolta e indignata la piccola frazione di Calore in Irpinia dopo il gravissimo episodio di violenza avvenuto nei pressi di un locale e che ha visto protagonisti due minori. Uno in gravi condizioni al Moscati dopo essere stato selvaggiamente picchiato e il secondo arrestato con l’accusa di tentato omicidio.
L'aggiornamento, due giorni dopo l'accaduto:
E’ ricoverato sotto osservazione in Neurochirurgia al Moscati di Avellino, il 14enne di Mirabella Eclano rimasto ferito durante una lite sabato notte alla frazione Calore nei pressi di un locale. Il referto del pronto soccorso dell’ospedale Frangipane dove era stato trasportato in un primo momento parla di traumi da percosse.
I Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano, intervenuti sul posto, hanno subito avviato le indagini identificando un 14enne del luogo, arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Una vicenda gravissima che ha sconvolto e indignato la piccola frazione della Valle del Calore, dalla giornata di domenica sotto i riflettori mediatici.
"Non siamo una frazione violenta - ci dice un avventore di un bar - non è successo nulla, si sta solo sollevando un polverone su questa vicenda, è stata una litigata tra due ragazzini."
La pensa diversamente invece una donna: "E' gravissimo quello che è successo e la colpa è anche di tutti noi a livello generale, che permettiamo ai minori di fare ciò che vogliono, non mi riferisco a questo episodio in particolare, ma ovunque vediamo che ragazzini oramai escono a tarda sera di casa per poi trasformare le loro serate in violenza. E non è colpa dei locali pubblici. Sono episodi che si possono evitare ma spesso gli amici fanno da spettatori senza muovere un dito per fermare aggressioni del genere. E a volte come in qualche caso di bullismo, si divertono a filmare. Ora non ci resta che pregare per questo ragazzo e sperare che episodi del genere non accadano più"
Gesti di violenza che purtroppo sono all'ordine del giorno nella vita quotidiana e non riguardano solo i minori. Un uomo davanti ad un bar dalla stazza imponente, forse un padre di famiglia, ci invita con modi poco gentili ad andare via: "Ve ne dovete andare ora da qui, via, altrimenti vi faccio vedere io che fine farà questa telecamera." In mattinata era capitato ad una collega di un'altra emittente televisiva inseguita da un'auto e circa un mese e mezzo fa in contrada Creta ad Ariano Irpino un simile episodio alle prese con un autista esagitato, che per il lavoro che svolge nel servizio pubblico, avrebbe dovuto dare tutt'altro esempio.
Parole e gesti che non ci spaventano. Tutto ciò fa parte del nostro delicato lavoro quotidiano, di chi però la notizia va a verificarla sul posto non fidandosi di chiacchiere e telefonate spesso rivelatesi inaffidabili. Ma evidentemente non basta neppure questo....
Gianni Vigoroso