Montoro, altro rogo nella notte: cresce l'allarme

Auto in fiamme in via Perrelle. Il giorno prima bruciata auto del sindaco

Cresce il clima di tensione. E nessuno dimentica gli anni difficili delle pesanti infiltrazioni della camorra

Montoro.  

Ma cosa sta accadendo a Montoro? Dopo l'attentato incendiario che ha distrutto la vettura del sindaco Mario Bianchino, ancora fiamme nella notte. Un'altra auto carbonizzata. Questa volta a Piano di Montoro, in via Parrelle.

Sono intervenuti i vigili del fuoco della centrale operativa di Avellino. L'incendio è stato domato dopo alcuni minuti. Ma non è stato possibile evitare danni anche al palazzo accanto al quale era stata parcheggiata l'auto.

Sul posto anche i carabinieri della stazione di Montoro. L'incendio è sicuramente doloso. Da verificare – naturalmente – l'eventuale collegamento con il rogo che ha distrutto la macchina del primo cittadino.

La situazione nella cittadina è comunque molto tesa. Lo stesso sindaco ha lanciato l'allarme. Si è detto molto preoccupato. Anche se resta da chiarire il movente di un atto che è sicuramente “intimidatorio”. Bianchino ha ribadito di non aver mai ricevuto minacce.

Due roghi in poche ore aprono però la pista a tante supposizioni. L'attività amministrativa potrebbe essere finita nel mirino di qualcuno.

Il montorese ha vissuto periodi di discreta tranquillità. Ma nessuno dimentica che in un recente passato è stato comunque un territorio sotto l'influenza del clan Cava. E anni prima del gruppo che faceva capo ai fratelli Meriani. Un sodalizio criminale che aveva punti di riferimento anche nella vicina Salerno.

Quel territorio era stato anche terra di conquista agli inizi del duemila per gli uomini del clan Partenio.

Una zona dunque non immune a certe infiltrazioni. E questo suscita – se possibile – ancora più preoccupazione.