La Corte di Cassazione ha rinviato ad altra sezione del Tribunale di Avellino il ricorso avverso il sequestro dell'elettrodotto Goleto-Castelnuovo, l'opera di connessione della centrale a biomasse della Ferrero. In attesa di un riscontro positivo, la Terna Spa, che attende di conoscere le motivazioni alla base della decisione della Corte.
Fiduciosa di avere agito sempre nel pieno rispetto delle regole, Terna blinda la sua posizione, e ribadisce che la centrale e le relative opere di connessione di rete e di utente sono state autorizzate dalla Regione Campania su istanza di Ferrero SpA, che ha curato in via esclusiva l’intero procedimento.
Congelata la possibilità da parte di Ferrero di usufruire dell'elettrodotto, l'impianto a biomasse avrà la capacità di alimentare il funzionamento degli stabilimenti, senza esportare energia fuori, con una limitazione notevole e di dispersione dell'energia stessa.
Terna, che ha l’obbligo di connessione prioritaria alla rete elettrica degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, ha chiesto la voltura dell’autorizzazione conseguita da Ferrero per gli impianti di connessione. Una volta ottenuta la voltura, la Società ha ottemperato agli obblighi di legge e ha quindi avviato la realizzazione nell’elettrodotto 150 kV Goleto – Castelnuovo.