Sequestrarono imprenditore, convalidati gli arresti

Restano in carcere Miele e Guerriero che, a Bellizzi, non rispondono alle domande dei magistrati

Avella.  

Furono arrestati la scorsa settimana con l’accusa di sequestro di persona e detenzione di armi, il Gip del Tribunale di Avellino convalida il fermo nei confronti di Girolamo Miele e Antonio Guerriero. I due pregiudicati avellani vennero intercettati dalla Dda di Napoli mentre minacciavano tre imprenditori sanniti, un padre e ei suoi due figli, per fini estorsivi. Il loro obiettivo era quello di ottenere in subappalto i lavori per la sistemazione idraulica dell'alveo Gaudio - Sciminaro. Da quanto si apprende, il Gip del Tribunale di Napoli avrebbe rigettato la richiesta di convalida del fermo per la questione del sequestro, ritenenendo però giusta la carcerazione per quel che concerne la detenzione di armi da fuoco. Dunque, Miele e Guerriero restano dietro le sbarre, a Bellizzi Irpino. I due, nei giorni scorsi, sarebbero stati anche sentiti dai magistrati. Nel corso dell'interrogatorio, però, entrambi si sarebbero avvalsi della facoltà di non rispondere, in particolare sulla vicenda del sequestro di persona.

I legali dei due arrestati, intanto, dopo essersi visti respingere la prima richiesta di liberazione per i loro assistiti, sono pronti ad avanzare la medesima istanza al Tribunale del Riesame che già nei prossimi giorni potrebbe pronunciarsi al riguardo. Gli atti, per competenza territoriale, sono stati trasferiti dal Gip del Tribunale di Avellino a quello di Napoli.

 

Faro