«La Villa Comunale è diventata la Scampia irpina»

Spaccio e arresti, il grido di allarma di "Baiano in movimento"

Baiano.  

«Negli anni scorsi la villa comunale, seppure con tante difficoltà, era divenuta un piacevole luogo di ritrovo per le famiglie dell'intero Mandamento perchè si era data priorità alla vigilanza, alla chiusura notturna, ma sopratutto si controllava e si metteva al bando il consumo di alcolici, senza esserne complici. Purtroppo, oggi la nostra villa comunale è diventata la Scampia irpina».

E' questo l'allarme gridato da "Baiano in Movimento" dopo i recenti fatti di cronaca che hanno portato gli inquirenti ad arrestare una decina di giovani del Baianese per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. E a scoprire che la "piazza" principale del business droga era proprio la villa comunale di Baiano. Da qui, le durissime critiche all'amministrazione comunale retta dal sindaco Enrico Montanaro, rea di aver prestato poca attenzione al fenomeno. 

«Il cambiamento è qualcosa che nasce da un progetto politico chiaro e trasparente, dove l'impegno politico-amministrativo è inteso come attività al servizio del cittadino e della comunità intera, non può essere solo uno sterile slogan elettorale. Negli ultimi anni, purtroppo, abbiamo assistito ad un lento ma graduale scadimento della qualità della vita del nostro paese e alla perdita della centralità che ha sempre avuto. Il nostro ridente paese, modello di vivacità politico-culturale, riferimento preciso per l'impegno e l'attenzione alle tematiche di ordine sociale ed ambientale, negli ultimi anni con l'amministrazione "babele" di Montanaro, ha dovuto registrare uno scadimento del senso di appartenenza e uno svilimento dei valori civili, etici, e morali, che sono alla base di una comunità».

«Gli ultimi tragici episodi - prosegue la nota di Baiano in Movimento, che diverrà un manifesto pubblico da affiggere nelle prossime ore in paese -  che ci hanno riportato all'attenzione del grande pubblico ne sono la naturale conseguenza. Baiano, purtroppo, è sulle pagine dei giornali solo per fatti negativi, lesivi del tessuto sociale e politico e della dignità dei cittadini. Il tutto nella totale indifferenza e non curanza degli Amministratori comunali, molto più interessati ad un attivismo mediatico inutile, vuoto e inconsistente, piuttosto che cercare la causa vera delle problematiche e tentare di porvi rimedio. Eppure di tutto questo gli Amministratori comunali erano stati avvertiti con denunce pubbliche ma erano impegnati solo a pubblicizzare sterili iniziative e si sono comportati come gli struzzi mettendo la testa sotto la sabbia. Il sindaco, con una faccia tosta, in un intervista del giugno 2014 vantava il buon funzionamento della villa comunale, fiore all'occhiello dell'Amministrazione».

«Amministrare un paese creando solo divisioni, illudendo i giovani con false promesse di lavoro e abbandonandoli a se stessi, gestire le strutture pubbliche in modo privatistico, essere amministratori solo per mestiere, non avere una visione europea e più aperta nella risoluzione dei problemi, limitandosi a coltivare il proprio orticello, non creare occasioni d'incontro e di confronto, non coinvolgere i cittadini nelle scelte, questo modo di amministrare impoverisce il tessuto sociale e culturale del paese. Questo è il risultato dell'amministrazione Montanaro, priva di opposizione consiliare ma ricca di interessi personali e corporativi che spaziano da destra a sinistra».

 

Faro