FOTO | Quando il sindaco diceva: poliziotti pezzi di m...

Tra gli arrestati di Pago anche l'ex primo cittadino Corcione. ECCO TUTTI GLI ARRESTATI

Pago del Vallo di Lauro.  

Patto tra camorra e politica, 11 arresti all'alba a Pago Vallo Lauro. In carcere l'ex sindaco Giuseppe Corcione e Luigi Vitale, pluri-pregiudicato già soggetta a misura cautelare e fino a qualche tempo fa, affiliato al clan Cava. Tra gli altri destinatari di ordinanze ai domiciliari, figurano l'attuale Presidente del Consiglio Comunale Andrea Amoroso, due vigili urbani e un funzionario dell'ufficio tecnico.

Il maxi blitz della Squadra Mobile di Avellino, coordinato dalla Dda di Napoli con il supporto operativo del Nucleo Prevenzione Anticrimine e degli agenti del Commissariato di Polizia di Lauro, è scattato alle prime luci dell'alba. Almeno 100 uomini impiegati nelle operazioni mentre un elicottero sorvolava il Vallo di Lauro.

Agli 11 indagati vengono contestati diversi reati di natura amministrativa aggravati dal metodo mafioso. Si va dalla concussione all'estorsione, dall'abuso d'ufficio all'omissione in atti d'ufficio. Particolarmente rilevanti sono alcuni episodi raccontati in conferenza stampa, tenutasi questa mattina alle 11 all'ottavo piano della Procura di Napoli, dal Questore di Avellino, Luigi Botte. «Da parte dell'intera amministrazione comunale - ha dichiarato il Questore - c'era un tale disprezzo nei confronti della magistratura e delle forze dell'ordine. In una intercettazione l'ex sindaco Corcione definisce i poliziotti "pezzi di m..." e riconduce le difficoltà del suo agire amministrativo all'azione di quattro magistrati che l'avrebbero preso di mira».

Il coordinatore della DDA di Napoli, Giusepe Borrelli, si è soffermato invece su alcuni episodi che vedrebbero l'ex primo cittadino di Pago impegnato in una vera e propria azione coercitiva. «Corcione si reca presso un cittadino di Pago chiedendogli di vendere un terreno di sua proprietà. Lo fa evidenziando tutta la sua forza sul territorio. Qualche giorno dopo, altri soggetti si recano presso il cittadino, qualificandosi come camorristi, e lo minacciano facendo riferimento al rifiuto manifestato al sindaco».

Nei faldoni della Procura finisce anche l'assunzione di pregiudicati nella municipalizzata del Comune. Ed anche la mancata denuncia di un furto di legname in un fondo di proprietà comunale. «L'operazione condotta dimostra come nel comune irpino - ha affermato poi il dottor Giovanni Colangelo, Procuratore della Repubblica di Napoli - sia normale la commistione tra politica e malaffare, con l'intera macchina amministrativa pronta a soddisfare le richieste del clan o a mantenere le promesse fatte in campagna elettorale».

Il blitz della Squadra Mobile di Avellino e gli arresti aprono scenari di certo non nuovi per il comune irpino, già due volte sciolto per infiltrazione camorristica. «Potrebbe accadere una terza volta», chiosa il coordinatore della DDA, Borrelli.

Seguite su OttoChannel 696 il servizio sulla conferenza stampa che andrà in onda nel tg delle 15. In serata lo speciale sul caso Pago con le interviste integrali ai procuratori Colangelo e Borrelli, al Questore Botte e al Capo della Squadra Mobile di Avellino, Castello.

 

ECCO TUTTI GLI ARRESTATI

1.  CORCIONE Giuseppe, misura cautelare della custodia cautelare in carcere

2. VITALE Luigi, misura cautelare della custodia cautelare in carcere

3. AMOROSO Andrea, arresti domiciliari

4. SCAFURO Luigi, arresti domiciliari

5. SCAFURO Antonio, arresti domiciliari

6. SCALA Francesco, arresti domiciliari

7. REGA Antonio, arresti domiciliari

8. BOSSONE Carmine, arresti domiciliari

9. SCAFURO Luigi, arresti domiciliari

10. GRASSO Vincenzo, arresti domiciliari

11. SCIBELLI Raffaele, arresti domiciliari