Disturbo della quiete, condannato gestore di un locale

La sentenza del giudice Centola per un uomo di Lioni

Lioni.  

Il titolare di una pizzeria d’asporto è stato condannato dal Tribunale di Avellino(G.M. dott.ssa Viviana Centola) alla pena dell’ammenda per il reato di disturbo delleoccupazioni o del riposo delle persone (art. 659 c.p.), perché, mediante schiamazzi e rumori,prodotti anche dagli avventori del locale non impediti dal titolare, ed abusando di strumentidi diffusione di musica ad alto volume all’interno del predetto locale, disturbava leoccupazioni e il riposo delle persone, in particolare degli occupanti del medesimo stabile edi case vicine. Il Giudice ha ritenuto il titolare dell’esercizio commerciale responsabile delrumore molesto provocato durante le ore notturne dai propri clienti, senza mai attivarsi perimpedirlo.

 

Nel caso giudicato dal Tribunale di Avellino, la difesa delle persone offese cheabitano nei pressi della pizzeria, rappresentate dagli Avvocati Rosario Maglio ed EmilioCordasco, costituitesi parti civili nel procedimento penale, ha dimostrato l’esistenza degliinsopportabili schiamazzi notturni, che spesso si protraevano fino all’alba. Dal dibattimentoè emerso che il titolare del locale, consentiva agli avventori di sostare nelle immediatevicinanze dell’esercizio commerciale, senza intervenire per evitare i rumori molesti.

 

Le particivili, dunque, avranno diritto anche ad un risarcimento del danno, che sarà liquidato inseparata sede. Gli abitanti della zona, in seguito a tale importante pronuncia, si attiverannoimmediatamente per chiedere al Comune di Lioni di regolamentare le modalità di aperturadel locale, al fine di evitare che simili episodi possano ripetersi. Tale situazione, infatti,compromette notevolmente l’integrità psico-fisica di chi è costretto a passare spesso la nottein bianco a causa dei forti rumori prodotti incautamente da chi frequenta alcuni locali,situati nel centro urbano, che possono restare aperti fino all’alba senza alcun vincolo di orario.