di Andrea Fantucchio
Dopo quattro anni l'area archeologica di Atripalda, Abellinum, è stata dissequestrata dalla Procura di Avellino.
Un procedimento che revoca di fatto il sequestro cautelativo del 2012. Quando, dopo la nevicata eccezionale che travolse l'Irpinia, ci furono dei danni anche al sito archeologico.
Ora bisognerà attendere la decisione di Sovraintendenza e Ministero dei Beni Culturali per poi conoscere la data di apertura del sito. Data per la quale, ci rassicura l'amministrazione comunale, non bisognerà comunque attendere molto.
Una notizia, quella del dissequestro, che è stata immediatamente accolta con entusiasmo da parte di tutta la comunità atripaldese.
Noi di Ottopagine abbiamo ascoltato l'assessore alla cultura, Lello Barbarisi, che ci ha spiegato come questo sia solo il primo passo di un percorso più ampio.
“Ovviamente – esordisce Barbarisi – siamo felicissimi per il dissequestro dell'area di Abellinum. Era uno dei tre grandi obiettivi che ci siamo dati nella valorizzazione del patrimonio culturale atripaldese. Gli altri due step – Continua - riguardano il palazzo Caracciolo dove dimoravano i principi di Avellino e del quale stiamo completando l'acquisizione e la Tomba a Camera che abbiamo individuato nel 2013. Un manufatto antichissimo che risalirebbe al periodo dell'Impero Romano”.
“L'obiettivo – spiega Barbarisi – è quello di creare un archeopercorso che valorizzi il patrimonio enorme che appartiene alla città di Atripalda. Speriamo che la Regione si dimostri sensibile a questo progetto”.
Altrettanto entusiasta il presidente della pro loco locale, Lello Labate, che tanto si è speso per mantenere alta l'attenzione sullo stato del sito archeologico.
“E' l'alba di un nuovo giorno – Esulta Labate - la Procura ha finalmente dissequestrato l'area. Oggi c'e' stata la riconsegna alla Sovrintendenza e speriamo arrivi presto la tanto auspicata apertura! Un grazie a chi negli anni insieme a noi e alle amministrazioni si è impegnato in questa battaglia di cultura e di civiltà. Uno su tutti il nostro socio Lello Barbarisi delegato alla Cultura del Comune di Atripalda. Ma l'elenco dei ringraziamenti e' lungo. Oggi possiamo finalmente dire “Abellinum è libera”!”